Di Ildegarda Ferraro
Al via la rassegna organizzata dall’Abi a Campobasso dal 9 all’11 aprile:
in 200 volumi di pregio storia, arte e cultura del territorio e del resto d’Italia
Storia, cultura e territorio, architettura e arte: queste le quattro aree tematiche della mostra “Terre da sfogliare. Arte, storia e territorio del Molise attraverso i libri delle banche”, in programma dal 9 all’11 aprile a Campobasso nell’ambito della tappa molisana degli Incontri Abi per lo sviluppo del territorio. I circa 200 volumi esposti offrono ai visitatori un’ampia ed eterogenea testimonianza dell’editoria di pregio delle banche italiane, con attenzione specifica all’ambito locale. Allo stesso tempo consentono di apprezzare preziosi testi dedicati al resto d’Italia, rappresentando al meglio la pluralità dei temi affrontati dall’editoria bancaria.
I libri protagonisti della rassegna sono parte del ricco patrimonio della biblioteca dell’Associazione bancaria italiana. Campobasso è la prima città d’Italia ad ospitare una mostra sull’editoria bancaria dopo l’inaugurazione – nello scorso febbraio – della Biblioteca dell’Abi, che ha sede a Roma nello storico Palazzo Altieri e raccoglie i volumi pubblicati dalle banche italiane dalla seconda metà dell’Ottocento ai giorni nostri. Opere che testimoniano l’originalità dell’editoria bancaria, capace di comprendere e raccontare in profondità temi estremamente vari, dai capolavori artistici nazionali alle esperienze culturali locali e di nicchia.
Fra le numerose opere esposte a Campobasso spiccano due preziose edizioni anastatiche, che riproducono fedelmente i testi originari: la “Descrizione dello stato antico ed attuale del contado di Molise: con un saggio storico sulla costituzione del Regno” di Giuseppe Maria Galanti (allievo del grande filosofo ed economista Antonio Genovesi) nell’edizione originale del 1781 e le “Memorie historiche del Sannio”, opera di Giovanni Vincenzo Ciarlanti, datate 1644.
La sezione storica della mostra ospita, tra le altre, pubblicazioni sulla storia di Campobasso attorno all’anno Mille e nel Duecento e Trecento, con le opere di Francesco Colitto; libri sulla presenza di grandi personaggi nel Molise, dai Papi ad Annibale, da Cesare a Pompeo; volumi che ricostruiscono le vicende dei deputati molisani eletti al primo Parlamento nazionale. Si potranno rivivere anche gli anni del Risorgimento, scorrendo le noterelle d’uno dei Mille contenute nell’opera “Da Quarto al Volturno”, di Giuseppe Cesare Abba (con tavole e disegni di Orfeo Tamburi, Renato Guttuso, Ernesto Treccani, Domenico Purificato e la prefazione di Sandro Pertini) o il volume “Patriottismo e reazione nel Molise durante l’epoca garibaldina”.
Le caratteristiche del territorio molisano, a partire da alcune specificità paesaggistico-ambientali per annoverare poi la civiltà rurale, l’artigianato, gli itinerari enogastronomici e persino gli alberi monumentali, sono fra i temi trattati dai libri della sezione dedicata a cultura e territorio. Molto belli e significativi, in questo ambito, i volumi sulle civiltà dell’Adriatico.
In tema di arte e architettura locale meritano infine una menzione la significativa “Arte nel Molise attraverso il Medioevo”, di Ada Trombetta, “Le chiese e gli edifici del Monastero di San Vincenzo al Volturno”, “Due cattedrali del Molise: Termoli e Larino” e “Castelli – Castelli di Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise”.
La mostra sarà a ingresso gratuito: una scelta dettata dalla volontà di offrire ai cittadini di Campobasso e non solo, oltre ai turisti, l’occasione di accrescere la conoscenza del Molise attraverso opere preziose e spesso introvabili.
Terre da sfogliare
Arte Storia e Territorio del Molise attraverso i libri delle banche
9, 10 e 11 APRILE
Campobasso | Palazzo ex Gil – Via Milano 15
Orari: 9.00-13.00 e 15.00-19.00
“L’editoria bancaria – ha dichiarato Tommaso Palumbo, Presidente della Commissione regionale Abi del Molise, durante la conferenza stampa di presentazione della mostra – è una peculiarità tutta italiana che ha prodotto un corpus di opere di indubbio pregio e spessore culturale, tanto che molti studiosi ritengono imprescindibili i testi editi dalle banche come oggetto delle loro ricerche.
La cultura è un patrimonio da non disperdere e in tal senso restauri e rassegne artistiche vengono realizzati ogni anno grazie alle banche italiane. In questa tipologia di interventi va ricompresa anche l’editoria bancaria, che spesso rende pubblicabili opere che per gli editori tradizionali sarebbero eccessivamente costose e che, nello stretto rapporto con i territori, consente di valorizzare temi o bellezze artistiche apparentemente ‘minori'”.