“Lettere A Tito” N. 108. Antonino Picciano Poeta Ieratico
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Ciao Meredith

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), di Mario Ricca

E Io Pago!!!

Lo spettacolo è finito e gli attori passano alla cassa: il sacrificio è servito? Resta una famiglia nel suo dolore e qualcuno che già ha pensato a come mettere a frutto quella sua “esperienza” ed ora non aspetta altro che di poterne trarre ulteriori vantaggi economici.

Lo spunto mi è stato inviato dalla “Mina Vagante” e te lo rimetto con di seguito il suo commento: Meredith, giustizia italiana sbertucciata in tutto il mondo. Commento di Mario: “Mi auguro che gli accusati ingiustamente possano trarre quanto più profitto possibile da questa storia. Il sistema giudiziario italiano, ha avuta la lezione che merita. Siamo o no lo zimbello del mondo?”.

Ne parlai già qui e resto dell’idea che buona parte della soluzione di questa causa sia da attribuire alla cittadinanza americana di una degli imputati che sono stati definitivamente assolti venerdì scorso. Resta però il fatto che c’è una famiglia che non ha avuta giustizia ed una nazione che, a differenza di quanto predica Mario, dovrà patire direttamente la presa di profitto di chi si è liberato di tal colpa. Sì, o Mario, perché se tu sei felice di pagare i danni per conto terzi, io lo sono un po’ meno, anzi, non lo sono proprio e per questo sono io a condannare giudici, forze dell’ordine e soloni che hanno agito nei giorni immediatamente seguenti all’omicidio di Meredith, gentaglia probabilmente drogata peggio di chi era in quella casa quel novembre di sette anni e mezzo fa: sette anni e mezzo, non uno o due o al massimo sei mesi, tempo ragionevole per risolvere un caso con tanta di quella tecnologia, ancora a nostre spese, sprecata per offrire ancor più dolore ad una famiglia che si è vista uccidere una sua componente per la seconda volta in aule di tribunale che ancora offendono il nome di Gesù crocifisso, esponendo in bella vista una Croce, vero simbolo lasciato a noi italiani in tutti i sensi.