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Primi Screzi A San Nicola

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Ogni Pazienza Ha Un Limite

Dopo l’accoglienza, ecco le prime difficoltà d’intesa fra i gambatesani abitanti il quartiere di San Nicola, e i giovani, ospiti dell’omonimo convento.

Convento di San Nicola, del 26 settembre 2010

Come sai, a causa dell’intensa immigrazione proveniente principalmente dal vicino nord Africa, dallo scorso aprile, sono ospiti del convento di San Nicola, sedici ragazzi minorenni, provenienti da quei paesi e qui venuti per lavorare e, possibilmente integrarsi.

Nulla di male, se si pensa che, prima di loro, in molti, dalla nostra Italia, sono partiti in tutte le direzioni per lo stesso motivo che ha guidato questi giovani, e non solo, verso le nostre terre.

Qualcosa da dire invece, se si guarda il comportamento di costoro:
ligi al dovere, nella propria casa, un pò meno in casa altrui.

I fatti:

Già da tempo, a San Nicola, la gente residente lamenta un generale disturbo alla quiete pubblica, provocato, (a loro dire), dagli ospiti del convento.

Si potrebbe dire:
“paura atavica dell’immigrato?”

Forse, ma quando si arriva a ciò cui si è assistito nelle scorse notti, qualcosa da pensare viene anche ai più assoluti garantisti.

Nelle notti scorse infatti, complici anche i festeggiamenti islamici, si sono uditi schiamazzi notturni di ogni genere che, viste le finestre lasciate aperte per il troppo caldo, hanno contribuito non poco all’insonnia dei residenti.

Da dire che i giovani ospiti del convento, per loro stessa ammissione, provengono da nazioni in cui, simili comportamenti, se non sono puniti direttamente con la morte del reo, portano a punizioni non proprio diverse da quella appena nominata.

Perché allora tanto sfoggio di “libertà”?
A che titolo tanto voler disturbare chi non chiede altro che di poter godere degli stessi diritti, per cui, magari, questa gente ha lasciate le proprie terre natìe?

Insomma:
La troppa confidenza è madre della mala creanza?

Come detto, nulla contro questi ragazzi.
Ma se un minorenne italiano rischia se preso a fumare una sigaretta, a che titolo questi altrettanto minorenni possono pretendere una o più sigarette dai loro assistenti?

Ancora una volta:
La Legge è uguale per chi è raccomandato, non per tutti?

Lasciando alla tua intelligenza ogni considerazione in merito, mi appello al Sindaco in primis, (tutore di questi giovani amici), poi, alla società che gestisce il loro punto di ospitalità, affinché insegnino a costoro che la libertà di ogni individuo, termina là dove inizia la libertà del Prossimo.