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Festa In Maschera Al Bar Pallons

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Antonello Moffa E Salvatore Di Maria

Nonostante I Venti Di Guerra

In questi giorni si sta per chiudere l’ennesimo carnevale, nonostante nel mondo ci sia poco da scherzare, nonostante nel mondo c’è chi non scherza per niente e lo fa con la vita della gente comune, dando ai soliti noti la possibilità di arricchirsi, non si capisce bene a che pro. E’ in questo clima che anche quest’anno, pur di passare un sabato diverso dal solito, al bar Pallons di Gambatesa è stata organizzata la festa in maschera. Gambatesaweb, se pur stancamente, non ha mancato l’appuntamento con Totore che per l’occasione si è mascherato da Cappuccetto Rosso, con una variante: Era armato di lupara.

Cappuccetto Rosso Nel Bar Trasce E Jsce

Chiaramente, prima di andare alla festa, abbiamo fatto un giro per qualche altro bar e nel Trasce E Jsce, abbiamo incontrato Antonello Moffa che prima ha scattata una foto alla nostra maschera,

Io, Cappuccetto Rosso E Carlantino

poi ne ha fatta un’altra che oltre a Totore comprendeva anche me ed Antonio (Carlantino).

Le Tette

Usciti dal trasce E Jsce, dopo una breve tappa dai cafter, eccoci nel mezzo della festa e qui, innanzitutto andavano immortalati coloro che avevano organizzato il tutto.

La Tabella Del Paziente

Fra le poche maschere presenti, spiccava quella che poi è risultata essere la vincitrice della serata, un gruppo d’infermieri con tanto di lettiga e di tabella con il nome di un improbabile ma esilarante paziente,

Andrea Concettini Che Si Riposa

spesso poi sostituito da chi si trovava a tiro,

Gli Infermieri Riposano

compresi gli stessi infermieri, adeguatamente ubriachi ma soddisfatti per la riuscita della mascherata e della festa nel suo insieme.

Gli Infermieri, Il Paziente Ed Il DOTTORE

Non poteva mancare un abbozzo di satira: Quello che io ho definito il dottore infatti, non è altro che Pasquale Di Mauro che di professione fa il macellaio, probabilmente il più abile in campo, visto quello che si sente in questi giorni a proposito della mala sanità italica.

Come detto, una festa ben riuscita anche quest’anno, festa che per un momento ci ha distolti dai problemi reali che però sono tornati in mente già il giorno dopo a chi, nonostante questi, cerca, per quanto possibile di vivere.