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Multe E Burocrazia: Gli Italiani Si Sanno Far Male!

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca

Perché Non Fidarsi Di Uno Stato Pagliaccio

Quante volte imprechiamo contro lo Stato ed in tanti ci dicono: “Lo puoi fare perché sei in una nazione che tollera ogni dire! Chissà se ti trovassi sotto dittatura! Chissà se parleresti così!”. Fermo restando che in tanti, sotto dittatura o cose simili, a costo di rimetterci la vita, dicono, ma soprattutto fanno anche di peggio, atteniamoci allo Stato del quale facciamo parte e poniamoci i problemi che questo Stato c’impone, cercando, per quanto possibile, di restare con i piedi per terra e tentare di risolvere questi; agli altri, ci pensi chi li ha.

E’ con questo spirito che, acquisite un paio di pezze inviate dalla nostra “Mina vagante” con relativi commenti, mi appresto a dire la mia in merito, dopo aver ovviamente messe in mostra le pezze delle quali ho detto:
Derubata sul treno le fanno anche la multa. Commento di Mario: “Associando i ferrovieri ai comunisti, per questa categoria ho provato sempre antipatia, avendo osservato in più occasioni al bar del locale dopolavoro ferroviario la tirchieria della maggior parte dei ferrovieri monitorati, ho provato disprezzo.
Chissà questo burocretino parassita, di fronte a una mandria di puzzolenti afroislamici privi di titolo di viaggio se avrebbe usato lo stesso zelo…”.
Ho avuto l’onore di conoscere un ferroviere che ha sposata, (per sua sfortuna), una gambatesana. Lo chiamerò “Luigi da Rieti”. Quest’Uomo, fu talmente onesto e buono di cuore da “meritarsi” di venir richiamato fra le Braccia dell’Eterno Padre con largo anticipo sulla media della vita di ogni essere umano. Con questo, voglio dire a Mario che ogni mondo è paese e se aggiungiamo che si parla di un episodio accaduto in Italia…
Detto ciò mi chiedo: E se Questa ci avesse provato?
Ma il beneficio del dubbio mi assale quando leggo ciò che ti propongo di seguito:
La storia di Carlotta Filardi: viene multata dall’Inps, ma era in ospedale a fare la chemio. Commento di Mario: “L’Inps ha chiesto scusa, ma il personale inps che ha fatto questa “bravata” continua a parassitare!”.
Anche qui, l’INPS fondato dal Duce, andrebbe sostituito da un ente con un nome che suona quasi allo stesso modo: l’ISIS.
A breve, avremmo nuove e più utili assunzioni.
Ma questa o chi per lei, perché non si è imperiosamente incazzata come feci io quando, “a campione”, per verificare se esistevano “falsi invalidi” l’INPS chiamava sempre me che non ci vedo ma so menare?

In definitiva, noi viviamo, come dice il benpensante di turno, in democrazia; ma quanto sarebbe meglio perdere un po’ di questa libertà, acquistando in cambio un po’ d’ordine serio, quell’ordine che fino a qualche decennio fa potevano vantare gli svizzeri, dov’era possibile lasciare l’automobile senza chiuderla a chiave perché per cultura non l’avrebbe toccata nessuno?

Non parliamo di cultura con gli italiani perché hanno avuto un ruolo determinante per far perdere la prerogativa appena citata agli svizzeri. Ma se la cultura che non attecchirebbe nemmeno a raffiche di mitra venisse sostituita da una semplificazione e conseguente attuazione di Leggi valide, secondo te, tanti problemi simili a quelli proposti da Mario con le sue pezze, verrebbero risolti?