Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Con Una Variante In Tre Parti, Per Non Essere Ripetitivi!
Devo ripetermi nel dichiarare che nonostante siano maturati i tempi, nulla è stato dato agli spazzini di Gambatesa, di ciò che avanzano dalla ECOJUNK di Benevento, nonostante le delibere di giunta del municipio attestanti il trattenere in loco dei soldi per i miei amici. Devo essere un po’ meno ripetitivo in riferimento a quanto accade al mercato il venerdì, per una proditoria azione della quale parlerò a seguire, ma voglio essere innovativo, almeno per questa settimana, aggiungendo qualcosa che è stata fotografata in paese e che si spera non accada più perché se dovesse succedere di nuovo mostreremo anche dei particolari che faranno risalire agli autori di certi atti non qualificabili.
I fatti:
Prima Parte: Il Fruttivendolo Disturbatore
Partendo da ogni mercoledì che Dio comanda, ecco un fruttivendolo che nel fare il proprio lavoro, molesta i miei concittadini in casa andando a bussare per farsi aprire e chiedere loro se hanno bisogno di frutta, come se questi non sentissero il suo megafono, così, in taluni casi, da mettere in soggezione chi è importunato. Il fruttivendolo in questione forse non sa che la molestia può portare a reazioni che, nel mio caso, arriverebbero a convincerlo con segni inequivocabili e permanenti, del fatto che ad una giustizia inerte ed ossequiosa di chi delinque, si può sostituire una Giustizia rapida e liberatoria che senza troppi complimenti e strascichi, riporterebbe la situazione alla normalità.
Seconda Parte: Il Corpo Della Campagna
Passiamo alla campagna vera e propria che riguarda il mercato di Gambatesa, notando che il posto occupato dal “Fruttivendolo Zozzone” questa volta risulta pulito; ciò, non perché Donato e Totore abbiano già fatto il loro dovere, (sarebbe inutile tanto espettorare), quanto per il fatto che a detta del mio fotografo di fiducia, pare che la polizia municipale, nella persona di Maria Antonietta Regina, si sia fatta sentire. Brava Maria Antonietta, ma non ho capito il perché di questa reazione solo dopo tanto nostro farneticare, quando farebbe parte dei doveri di ogni agente della polizia municipale, nessuno escluso, redarguire chi si comporta male.
A quando poter evitare di vedere ancora queste foto
senza l’intervento di z Giovanni Altieri, (ciammarucone)?
Terza Parte: Il Rispetto Per I Nostri Beni Artistici
Sabato scorso poi, ecco Totore che si trova ad immortalare per l’ennesima volta ciò che accade sotto il Castello di Gambatesa, bene ambito da cosiddetti “volontari” per i propri bisogni, ma da questi trascurato, quando si tratta di proteggerne ad esempio il decoro.
Totore, te lo assicuro, non ha scattate le due foto in questione per pararsi il deretano, quantunque ne avrebbe tutte le ragioni in un borgo in buona parte abitato da vigliacchi che tendono a scaricare i loro problemi sulle spalle del Prossimo, soprattutto se questo non sa difendersi; il mio collaboratore, ha immortalate quelle schifezze per ragioni d’indignazione nei confronti di certi zozzoni, ma soprattutto nei confronti di chi dice di difendere le sorti del Castello di Gambatesa in teoria e ci mostra poi i fatti reali derivanti da tal, strenua “difesa”.
La finiremo di trovare sporco sotto il monumento che sempre più identifica nel mondo Gambatesa, pur senza la costituzione di un Albo che assorba le associazioni fra le quali quella tanto “Rinomata” “dei volontari del Castello”?