Di Vittorio Venditti
Con Notevole Ritardo? Me Ne Sono Dimenticato!
Sì, lo scorso anno, appena chiuso quel fastidio denominato “festività natalizie e di fine d’anno”, mi sono permesso di proporti il bilancio duemilatredici che ha prodotto quest’inutile sito. Quest’anno, non dovendo ossequiare chi che sia e soprattutto non dovendo seguire alcuna regola, mi sono dimenticato di guardare l’ombra che lascio dietro le mie spalle e per evitare che qualcuno si stranisca inutilmente lo faccio oggi, fuori da ogni logica.
Lo scorso anno, pensavo di aver raggiunto l’apice della produzione ma mi sono dovuto ricredere: Il duemilaquattordici, con quasi milleduecento scritti, ha superato ogni limite. Abbiamo passate le diciannovemila pagine, (dal venti settembre duemiladieci, in quei tre mesi di rodaggio pubblicai 88 articoli), scritte da noi e lette da te, che detrai o simpatizzi, cosa che per noi non fa differenza.
Tutto questo ben di Dio, per prima cosa mi ha permesso di fare il punto della situazione sull’argomento cardine che mi ha costretto ad aprire questa “Voce”: L’ipocrisia che, pervadendo in particolar modo la maggior parte dei miei compaesani, fa sì che sia permesso a notabili e galoppini di turno, di gestire a proprio piacimento anche la vita di chi, Questa, vorrebbe viverla secondo i propri piani e soprattutto senza dover rendere conto a chi che sia dei propri movimenti.
Questo fatto, mi ha inimicati molti miei compaesani, o che c’impongono il loro esser tali, toccati nel loro intimo e soprattutto nei loro interessi nascosti e che non devono esser portati alla vista di tutti, da chi evidentemente, a differenza di altri, ha detto loro la verità su chi sono e quanto contano, scoprendo dei nervi che hanno creato loro non poche difficoltà; non si spiega diversamente la loro rabbiosa reazione tendente a far in modo che questa Voce cessi di esprimersi, per ottenere il risultato che, sia pur in sordina, in parecchi auspicano: La continuazione della nostra azione, sempre più consapevole di scardinare i troni sui quali questi parassiti siedono, di generazione in generazione o per supposto diritto divino.
Altro punto che mi rende orgoglioso della mia azione disturbatrice, va visto nell’aver finalmente messa in luce la reale volontà di tanti che, obbligati da chi li controlla a discostarsi da chi ti tedia, in realtà, quando meno ce lo aspettiamo, non solo si avvicinano a noi, ma lo fanno con una cordialità ed un’amicizia che non pensavi potessero esistere. Quest’anno poi, dopo aver combattuto e vinto in diverse occasioni, mi sono visto raggiungere da mamma rai per farneticazioni espettorate anni a dietro e riprese perché forse a qualcuno, al di là di stereotipi e cose simili, ciò che scriviamo dà spunti validi. Lo scorso giugno mi sono trovato in casa il TG3 nazionale e di conseguenza i complimenti di chi, sedicente “importante” si è visto scavalcato dalle farneticazioni di un pazzo, quello stesso pazzo che continua imperterrito a comportarsi cristianamente nell’aiutare i propri amici in difficoltà, facendolo da Cristiano e quindi senza pensare di ricattare in seguito chi sta aiutando,persone che ad oggi ancora non prendono ciò che spetta loro per il lavoro fatto, persone che stanno patendo ciò che non dovrebbero patire anche da chi dice che “partecipa”, ma forse non lo fa in maniera davvero convinta.
Oggi, chi si è definito “Charlie” sta scoprendo che forse lo scorso sette gennaio, chi ha sparato a Parigi ha vinto. Con noi non è così. Noi finiamo il lavoro iniziato e cerchiamo di farlo nel modo più chiaro ed onesto possibile, magari inimicandoci i notabili del paesello, ma finiamo il nostro lavoro, costi quel che costi.
Insomma: Come detto lo scorso anno, noi stiamo raggiungendo il Paradiso che la chiesa cattolica dice di possedere in esclusiva, semplicemente uscendo da un gregge al quale ci onoriamo di non appartenere, e soprattutto facendolo secondo quanto la stessa chiesa ci ha insegnato e secondo quanto testimoniato da chi, lasciato solo, è morto per noi, alla faccia proprio di chi pensa di estrometterci dalla nostra vita per pararsi il deretano che a noi piace prendere metaforicamente (e non solo), a calci. Noi, e parlo di me e dei miei collaboratori che si espongono per loro esclusiva volontà, stiamo riuscendo nell’impresa di emanciparci dal torpore che da sempre avviluppa Gambatesa e più in generale il Molise, quella terra nella quale si vive bene, a dire di alcuni, se lecchi, a nostro modesto parere, se ti difendi da chi ama venir leccato. Scusa se ce ne vantiamo, ma dire la verità non ha mai fatto male, se s’intende esser liberi.
Detto ciò e ribadito che, nonostante il progetto che ha fatto vivere questo sito potrebbe definirsi già morto e sepolto, e che se va avanti lo fa per inerzia, io per inerzia vado avanti, finché deciderò di restare in questo stato, finché a me e solo a me farà comodo. Il fatto poi che io (indegnamente) e i miei collaboratori (con merito) riscuotiamo successo, mi istiga e mi intriga non poco, dandomi la giusta forza per andare avanti, quindi per vivere.
E Scusa Se E’ Poco!!!