Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet
Popolo Pe-Coglione
Oggi è venerdì ed il tema sul quale avrei dovuto farneticare è strettamente locale, (Pagamento Bollo Auto A Gambatesa: Ci Sono Buone Notizie E Fra Stasera E Domani Ci Torno Con Tutti Gli Annessi E Connessi), ma si sa, l’attualità s’impone e dopo la costernazione e l’indignazione, a mente fredda devo tornare su qualcosa che da drammatica e divenuta fonte d’affari, non per chi ci ha rimesse le penne ma per chi ha avuta la fortuna di non farlo.
Una decina di giorni fa, come in precedenza per la morte di Pino Daniele tutti erano diventati esperti di musica, così, a seguito della strage di Parigi e di ciò che ne è seguito, la stragrande maggioranza degli europei si è rispecchiata nell’essere giornalista e vignettista, magari sapendone più di chi è morto di satira o vantando azioni dissacranti verso chi che sia, pur di mettersi in mostra. Mi domando cos’accadrà alla morte di Rocco Siffredi. La cosa fa sorridere chi, per essere “Voce Fuori Dal Coro”, se non è stato ucciso fisicamente, lo è stato moralmente in diverse occasioni ma, come fosse la Fenice, fregandosene ed essendo irriverente più che può, va avanti per la sua strada, senza chiedere soldi a nessuno.
Diversa è stata la sorte di un giornale che fino a ieri vendeva si e no sessantamila copie a settimana ed oggi, (abbinato al “Fatto Quotidiano” in Italia, che lo ha rapito a sé come se si trattasse della medesima fonte d’idee), grazie a quanto è successo, è riuscito a consegnare cinque, dicasi cinque milioni di copie a chiunque poi potesse vantarsi di essere esperto di satira ed irriverenza tout court.
Andiamo per ordine:
Innanzitutto quanto stiamo vivendo dà il colpo di grazia, non ai sopravvissuti del giornale parigino fino a ieri quasi sconosciuto, ma a coloro che armi alla mano hanno pensato di eliminare un problema che se avessero aspettato un altro po’, si sarebbe auto estinto per mancanza, non della benedizione di Dio o di Allah, ma dell’attenzione di un Dio che giorno per giorno dimostra di essere super partes ai primi: Parlo del Dio Danaro, quel Dio che allo stato attuale, beffandosi dei primi due e dei relativi accoliti, oggi sorride a chi è rimasto vivo e lo fa in maniera davvero irriverente.
Restando poi a parlare di questo Dio di tutti i tempi e che mette d’accordo tutte le religioni, nessuna esclusa, va detto che, alla faccia di ogni radicalismo, questo Dio super partes ha dimostrato di avere davvero un gregge da governare, atteso che, come detto, in cinque milioni hanno acquistata una copia di qualcosa che probabilmente non leggeranno neppure nel fare la riunione di gabinetto con sé stessi durante i prossimi giorni, tanta è la distanza fra questi improvvisati “lettori” e chi ha scritto e venduto qualcosa che fino a ieri non era compresa ed in qualche caso era ostracizzata.
In definitiva, detto del Dio che ha stravinto in questa battaglia, aggiungo la mia soddisfazione che come “Charlie” mi vede osservare una massa di pecoroni e, (perdona il francesismo), coglioni che alla faccia di tre sprovveduti che sono stati aiutati dalla fortuna e da qualcuno cui interessava che si arrivasse a questo stato di paura, hanno ossequiato l’unico, indiscutibile vero Dio del momento, quel danaro che tutti odiamo quando va in tasche altrui e tutti amiamo quando diventa nostro mezzo di sussistenza.
Bella consolazione!