Di Mario Ricca
Quando Una Matita Vuol Sfidare Un Fucile
Premesso che sono razzista e detesto i musulmani almeno quanto detesto i napoletani, che mi fanno schifo gli afro-islamici e che li ritengo dei trogloditi arretrati che truciderei senza se e senza ma, così come detesto quel buonismo di natura catto-comunista di cui sono impregnate quelle anime belle putride di terzomondismo che sono per il multiculturalismo, l’accoglienza e l’integrazione. Lo dico da persona che ha uno spiccato senso dell’umorismo, che non è abituato a prendersi sul serio e a prendere la vita sul serio, che ama la leggerezza. Questi satironi dell’intellighenzia appartenenti alla sinistra razza, che sorseggiando prosecco nei loro flute ghiacciati prendono per il culo usi e costumi dei primi esseri immondi, non sanno che costoro sono suscettibili?
Sono del parere da amico di Israele filo americano che questi vadano eliminati, così come eliminerei tutti i fanatici, gli idealisti. Però a questi sinistroidi che vogliono fare i fighetti e vogliono dissacrare quei porci, bisogna far notare che se si urta con la matita la suscettibilità di qualcuno armato di fucile, esiste la concreta possibilità di avere la peggio.