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WI-FI LIBERO A GAMBATESA: La Montagna Ha Partorito Il Topolino

Di Vittorio Venditti

Utile Forse Ai Soliti Noti

Il marasma denominato “festività natalizie e di fine d’anno” non mi ha fatto dimenticare i problemi giornalieri e ciò che si fa per risolverli o almeno alleviarli in questo momento detto “di crisi” per evitare di pensare esaurientemente proprio alla soluzione dei problemi di cui sopra. E’ in quest’ottica che va visto quanto dirò in merito all’apertura della cosiddetta rete hotspot wi-fi libera a Gambatesa.

Andando per ordine. La [download id=”764″ format=”2″] 2014, ci annunciava l’imminente attivazione di una rete hotspot wi-fi, fruibile liberamente e gratuitamente da tutti i cittadini che volessero approfittare di questo servizio. La delibera appena proposta è stata completata dal [download id=”765″ format=”2″], documento che indica la modalità di fruizione del servizio in tema.

Qual è il problema?

Innanzitutto va detto quanto già espresso nella delibera prima e nel regolamento d’attuazione poi, vale a dire che il servizio è disponibile solo per chi ha voglia di utilizzarlo in piazza municipio ed in piazza Vittorio Emanuele, la qual cosa mi ricorda molto quanto accade per il servizio di videosorveglianza, utile, quando funziona, negli stessi luoghi, più la zona del toppo e del parco giochi, posto nel quale il giorno di Natale sono stati vandalizzati degli alberelli da poco piantati.

Ovviamente non potevo non provare il servizio hotspot wi-fi che nel nominativo che si presenta all’utente, secondo delibera e regolamento deve mostrare il nome di Gambatesa, ma che all’atto pratico mostra il nome del gestore, cosa forse legittima ma sicuramente poco regolare.

Lo scorso vent’un dicembre dunque, un momento di tempo da perdere mi ha permesso di effettuare la registrazione, a dir la verità, semplice ed immediata. La prima difficoltà è consistita nel fatto che l’inserimento della password non mi permetteva l’accesso, problema risolto il giorno dopo, non so ne come ne perché, atteso che io abbia comunque inserita la chiave d’accesso secondo le modalità del giorno precedente.

Il servizio, si è visto subito identico a quanto proposto dal medesimo gestore a chi stipula con questo un contratto che prevede l’installazione dello stesso hotspot in casa al costo di venti euro mensili, (pubblicità che subito viene proposta anche a chi utilizza il servizio gratuito municipale), identico al punto che ho avuto poco da studiare per comprenderne velocità ed affidabilità, avendo già testate queste qualità presso amici già in possesso dell’accesso ad internet offerto da quest’operatore virtuale che si appoggia a reti di società terze. Quanto sto trattando, è un servizio derivato da rete fissa, (quasi sicuramente di provenienza Vodafone, al di là del fatto che la poca fibra ottica installata nel paesello sia telecom, atteso che il numero di cellulare usato per la comunicazione dell’avvenuta registrazione sia un 346), non troppo differente in fase di velocità da quanto ci propongono a Gambatesa la TIM e la TRE in fase di accesso e download, (la wind risulta più veloce). Visto quanto si può leggere nel regolamento che ci viene imposto per fruire di quanto in tema, ho ovviamente evitato di provare l’upload, per cui spero che anche in questo caso ci si trovi di fronte ad una velocità sufficiente per poter restare soddisfatti. Il regolamento infatti ci dice che il gestore può in qualsiasi momento intervenire e vedere cosa si stia facendo sulla propria rete, cosa che se può non dar fastidio in fase di scarico, sicuramente disturba in fase di carico dei dati sulla rete generale. Se infatti utilizzando le reti di grandi dimensioni si è quasi sicuri di non ricevere brutti scherzi in ambito locale, queste reti quasi paesane mettono in dubbio l’effettivo anonimato di chi le utilizza, magari a vantaggio di chi vorrebbe controllare il traffico di chi gli è inviso.

Una cosa in positivo però va detta. Siccome a Gambatesa le cose gratuite attirano senza se e senza ma, spero che il sistema in questione liberi un po’ le reti mobili da tanti “Osservatori Passivi”, in maniera tale che il traffico ridotto porti vantaggi in termini di riduzione di tempi d’attesa a chi, per volontà o sola necessità, non abbia voglia di utilizzare un servizio da piazza come quello in tema, per restare in casa propria a veicolare i propri dati in modo più rispondente a ciò che pagando ha acquistato.

Al di là di tutto e per chiudere, va detto che al voler servire solo le zone vicine al municipio, va aggiunto che il reale servizio all’utenza può risultare valido per eventuali turisti di passaggio, visto che difficilmente chi avesse bisogno di banda larga per lavoro o cose simili si metterebbe con il proprio dispositivo in piazza, se pur per sole tre ore giornaliere. Resta dunque la conclusione che ci vede trattare con sufficienza la presenza di qualcosa che, utile solo a chi ha già altri servizi in Gambatesa, ci fa sorridere vedendo orde di pezzenti parcheggiate davanti ai bar o sedute sulle panchine della villa, persone vicine l’una all’altra ma distratte dai tablet che hanno in mano, gente così vicina da non sapersi scambiare una parola, se non magari tramite facebook.

Che bella consolazione!