CICLISMO: “COPPA D’INVERNO-TROFEO DEI 3 MARI”
27 Dicembre 2014
“Italia Delle Meraviglie Sconosciute”
28 Dicembre 2014
Mostra tutto

SANTA ROMANA CHIESA: Danno… Cercando Di Non Prendere

Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet

Lo Fanno, Dai Cardinali All’Ultimo Parroco!

Cupolone

Forse ti starai chiedendo se io sia ubriaco o stia cercando di ricomprarmi gli emissari locali di Santa romana Chiesa per guadagnarmi il Paradiso facendo ammenda degli innumerevoli peccati mortali commessi negli anni, (primo fra tutti quello di aver avuto l’ardire di espettorare la mia da queste pagine), così, da poter rientrare, se pure all’ultimo posto, nella società che vede la Chiesa per l’appunto, parte “importante” del consesso:

Mang p’u cazz!
Ma sai quanto me ne frega di quei corvi neri!

Per “dare e ricevere”, nel titolo mi riferivo non certo ai soldi che come sai sono la base portante di tutta l’architettura di quell’azienda come di chi le fa concorrenza, ma ai consigli quasi mai richiesti ma sempre elargiti a piene mani con la filosofia di chi, nel seminarli, come frutto pretende di raccogliere proprio quel danaro che come detto tante volte, in mano ad altri, secondo questa gente, è fonte di peccato.

Papa Francesco

Così ci ritroviamo un papa che per coraggio sa dire ai suoi sottoposti quanto di seguito: Francesco striglia la Curia: “No all’Alzheimer spirituale”, (non so se preoccuparmi più del fatto che a lavare la testa all’asino si sprechino acqua e sapone o del tempo che resta al povero Francesco da vivere, visto che, come me ma da un punto d’azione ben più importante, rompe gli zebedèi a chi fa l’asino per scelta, convinzione e convenienza. Caro Francesco, consolati! Dal tuo posto di comando, per cacciarti dalla squadra lo potranno fare solo facendo in modo che, come hai accennato tu, alle prossime olimpiadi non sii presente. Nel frattempo, per quanto può valere, questo scomunicato prega per te quel Dio che manda ancora una volta suo figlio in un mondo che non lo merita e che è totalmente indifferente all’Evento, preso com’è dalla voglia di fare e farsi regali, il più delle volte inutili, quel Dio, unico tuo compagno di cordata in azione quasi contro i mulini a vento che chiamano gli altri satana, non riconoscendo questa qualifica a loro stessi, almeno per vedere fino a che punto questi stupidi vogliono arrivare!), e lo stesso pontefice che esprime il suo pensiero, (perdonami Francesco), leggermente ovvio: VATICANO – USA – CUBA Papa: “oggi siamo tutti contenti” per i nuovi rapporti tra Stati Uniti e Cuba, (Sei pontefice? Hai fatto il tuo lavoro. Bravo. Grazie. Continua così)!

Se poi aggiungiamo a tutto ciò le ovvietà dette giovedì scorso, parole inutili se non supportate da una vera azione di pace, consistente nel far cambiare la cultura alla base della guerra, quella cultura che innanzitutto pervade proprio la chiesa, rea di provocare guerre intestine e microscopiche, ma sempre guerre, nate dal volere di quest’azienda, imperniato sul solo suo dire che non accetta i discorsi altrui, se aggiungiamo quelle ovvietà di facciata, comprendiamo a pieno che il mio dire, passato per farneticazione, è il dire di un pazzo, dire che però può diventare pericoloso se pian piano assimilato da chi ha il coraggio per assimilarlo.

Resta quindi ancora una volta vivo il vero pericolo insito in tutta questa storia: Il voler governare un mondo stufo di certe chiacchiere, magari facendolo proprio con quelle azioni che a parole si condannano ma restano attuali nei fatti, azioni che come detto tante volte, ringrazio il vero Dio per avermi permesso di conoscere e rintuzzare con quell’arma in loro eterno possesso ma invisa alla chiesa se in mano nostra perché pericolosa, arma che loro per pura convenienza chiamano superbia, arma che serve come tutte le armi in una guerra sempre attuale e rinvigorita in ogni modo, arma che al di là del giudizio dei preti è legittima se vista dalla parte della maggioranza degli esseri umani che vogliono tenersi il diritto di vivere secondo le loro convinzioni e senza necessariamente dover accettare quei consigli elargiti a piene mani, arma da continuare ad utilizzare generosamente almeno per il futuro.