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TEATRO: Buona La Prima Per I Giovani Attori Riccesi

Di Stefano Venditti

Parte dello Spettacolo

“I ragazzi hanno dimostrato carattere da vendere e coraggio, ma innanzitutto voglia di divertirsi vestendo panni diversi, calandosi in contesti diversi da quello che gli appartiene, aprendo le porte alla curiosità, al nuovo, all’improvvisazione, al compagno di viaggio che deve darti la battuta e che deve aspettare la tua per poter andare avanti, in un gioco di ruoli, di fiducia, di rispetto. Questa è stata la primissima, speriamo che sia la prima di una lunga serie; iniziative del genere sono meritevoli e devono essere d’esempio perché nonostante il tutto sia vissuto come un gioco dai ragazzi, è qualcosa di più grande perché aiuta a crescere insieme sani e creativi e ad essere protagonisti del loro tempo libero. Un grande plauso a tutti loro, augurando che la voglia e la grinta dimostrata finora siano d’esempio per quanti hanno idee, ma non la forza di realizzarle. E’ solo un piccolo passo, ma anche i grandi cammini cominciano sempre da un piccolo passo”.

Queste le dichiarazioni entusiaste dei genitori dei giovani attori riccesi della neo nata compagnia “Nati per sognare” che sabato scorso a Riccia ha messo in scena due classici della storia del teatro italiano: “A livella” di Totò e “Natale in casa Cupiello” di Eduardo De Filippo.

Parte dello Spettacolo

Gli spettatori sono rimasti incantati da quanto siano stati capaci di compiere i dieci piccoli attori che hanno coinvolto e catturato il pubblico che per un’oretta circa è stato rapito e catapultato in un tempo ed in uno spazio lontano e parallelo, dove ancora si dà valore al presepio ed alla cena della vigilia, nonostante i contrasti, la limitatezza economica ed i vari guai che attanagliano la famiglia.

I dieci ragazzi che, coordinati da Daniela Saverino e sostenuti dalle loro famiglie, hanno portato in scena i due capolavori napoletani sono stati davvero eccezionali. “Sono solo dei ragazzi dai sei ai dieci anni ma hanno dimostrato di essere dei grandi attori. Le due rappresentazioni sono state brillanti, coinvolgendo e lasciando il pubblico senza parole – hanno commentato alcuni spettatori -“.

L’auditorium che ha accolto l’evento è stato gremito di persone, parenti degli attori, autorità locali, amici delle piccole star e tanti altri spettatori attirati ed incuriositi dal teatro dei piccoli.

La platea ha assistito alla recitazione de “la Livella” ed alla rappresentazione di “Natale in casa Cupiello” in religioso silenzio, silenzio rotto solo dalle fragorose risate e dagli applausi scroscianti che gli attori hanno guadagnato facilmente.

Le scenografie, curate nei minimi dettagli e realizzate interamente dalle famiglie dei piccoli con l’utilizzo di arredi ed accessori provenienti dalle soffitte e dalle cantine e riesumati per l’occasione, hanno dato alla commedia la degna cornice.

Gli attori hanno recitato con la disinvoltura, la naturalezza e la spontaneità delle grandi star del teatro, seguendo sì i copioni, ma avendo anche la capacità di improvvisare e di rendere proprio il personaggio.

L’introduzione alle due rappresentazioni ed i ringraziamenti di chiusura sono stati presentati da Monica Corlianò, ballerina della compagnia di ballo “Royal Dance” che con la sua bella presenza e simpatia ha subito catturato l’attenzione di tutti.

La poesia ha visto coinvolti Yoseph Mignogna nelle vesti di don Gennaro “scopatore”, Giuseppe Moffa in quelle del borioso e stizzoso Marchese e Anastasia D’Avanti, in quelle della malcapitata rimasta chiusa nel cimitero.

La commedia tragicomica ha invece tirato sulla scena Marco Mascia nel ruolo di Lucariè (luca Cupiello), Giulia Ceniccola nelle vesti di Concetta, la moglie isterica, Antonio D’Avanti che ha interpretato il figlio Tommasino, Michelantonio di Cicco nel ruolo del genero Nicolino, Isabella Testa in quello di Ninuccia sua figlia e Francesco Colangelo nelle vesti dell’amante di Ninuccia.

I Narratori, Mirian Mignogna, Yoseph Mignogna, Anastasia D’Avanti e Giuseppe Moffa, sono stati capaci di creare un ponte fra le porzioni di commedia messe in scena e quelle “tagliate” dal regista Daniela Saverino per problemi di tempo e di scenografie.