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Esclusiva Festival Del Libro: Mastronardi Annuncia “Viteliu Diventerà Un Film”

Di Associazione “Le Cose”

Badget di 35 milioni di euro per una produzione internazionale.
Appello alle istituzioni affinché non perdano l’occasione per valorizzare il territorio

Nicola Mastronardi, autore del romanzo storico ‘Viteliú. Il nome della libertà’, ha annunciato – in occasione del Festival del Libro e della scrittura creativa – che il suo romanzo diventerà un film. I diritti del romanzo sono stati acquistati da una casa di produzione londinese che sta stringendo una collaborazione con il Cnr di Roma per la parte della videografica. L’autore molisano era già stato contattato precedentemente dall’Istituto per le tecnologie Applicate ai Beni culturali (Itabc) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Roma.

I due soggetti interessati (Itabc e la casa di produzione londinese) hanno stilato un protocollo di intesa e hanno avviato la ricerca di finanziamenti a livello europeo. Per tale motivo, Mastronardi rivolge un forte appello ai due enti regionali dell’Abruzzo e del Molise e alle forze imprenditoriali del territorio affinché recepiscano l’importanza di mantenere la produzione in Italia per non perdere l’occasione di dare un forte risalto al territorio. Il desiderio di Mastronardi è che le istituzioni e le migliori forze imprenditoriali, diventino partner esecutive del progetto:

“Dobbiamo fare in modo che il film venga girato sui monti di Abruzzo e in Molise, lì dove è stato concepito. E per questo occorre un intervento soprattutto da parte delle due Regioni. Si tratterebbe di un investimento che porterà una ricaduta immediata di alcuni milioni di euro sul territorio oltre alla scontata, enorme visibilità” – dichiara l’autore, orgoglioso dell’interesse mostrato per il suo romanzo.

L’autore. Nicola Mastronardi, 53 anni, giornalista, saggista.Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze – Indirizzo Storico-Internazionale. Membro dell’Accademia dei Georgofili, è studioso delle civiltà semi nomadi dell’Appennino italiano e del Mediterraneo. Da venti anni alterna la libera professione nel campo dei reportages di turismo escursionistico, agli interessi di storia antica (sannita) e contemporanea. Addetto stampa di istituzioni e ambienti politici italiani, ha collaborato, tra le altre, con testate come La Repubblica, Il Sabato, Il Tempo, riviste del gruppo QN-Quotidiani Nazionali e trasmissioni televisive della Rai Radiotelevisione Italiana. Dal 2003 al 2010 è stato consulente di Linea Verde Orizzonti, Rai Uno. Cultore di Storia del Giornalismo e Storia Contemporanea presso il Corso di laurea in Scienze Politiche dell’ Università degli Studi del Molise, nel 2011 ha pubblicato “Gheddafi, la rivoluzione tradita” ( Mimesis Edizioni, Mi). Noti i suoi saggi sul sistema tratturale dell’Appennino italiano e il volume “I Giganti verdi – Immagini e suggestioni sui tratturi del Molise” (Volturnia Ed., 2006)

“Viteliú, il nome della libertà” è il suo romanzo d’esordio cui seguirà un secondo libro sulla Guerra Sociale e una trilogia sulle guerre sannitiche del IV e III secolo avanti Cristo.

Viteliú. Il Nome della Libertà. Viteliú. Il nome della libertà è il Romanzo Storico d’esordio di Nicola Mastronardi, scrittore e saggista di Agnone (IS), per metà molisano e per metà marsicano (la famiglia materna è di Avezzano, sua nonna andava a scuola con Ignazio Silone), nelle librerie italiane da dicembre 2012.

“Viteliú” deriva dalla parola osca antica ed originaria del termine latino“Italia”. Si tratta, infatti, di un viaggio nel mondo nascosto dei popoli Italici: i Sanniti, i Marsi, i Peligni, i Piceni, i valorosi dodici popoli dell’Appennino centrale che si unirono per combattere contro l’indomita potenza romana. Edito da Itaca Edizioni, il Romanzo Storico, che si preannuncia prezioso, si compone di 480 pagine, che nascono da un’intensa documentazione dell’autore durata almeno sette anni. Tra le valli e i monti dell’Alto Molise, la Marsica, la Conca Peligna, le terre dei Piceni, dei Sanniti, dei Lucani, il lettore prova la sensazione di vivere un viaggio nella sua terra e nella sua storia, dal quale si rivela l’origine di una nazione, l’essenza dell’identità scomparsa nei secoli. Si svela la Prima Italia.