Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Marco Frosali E Salvatore Di Maria
Provvedete Voi O Ci Dobbiamo Pensare Noi?
Siamo in prossimità della più grande festa del consumo della cristianità e molti, non volendo lavorare, mentre chi lavora come gli spazzini di Gambatesa, ancora non riceve lo stipendio/sbobba che gli spetterebbe, (dallo scorso diciannove novembre, mica pizza e fichi!), molti, dicevo, non volendo lavorare pensano di festeggiare a spese altrui.
Così, accade quanto già proposto lo scorso anno, qui un esempio che ne riassume diversi con vari link.
Quest’anno, forse per ragioni di allenamento, coloro che credono depenalizzato il furto e che in buona sostanza hanno anche ragione, si sono voluti permettere il lusso di visitare un bar per prelevarne il televisore. A Salvatore Gallo, (a Ccett), va tutta la nostra solidarietà, nonostante il fatto che, quando frequentavo quel locale, lui dicesse che, “tanto che mi possono fregare?”…
Detto ciò, forse come diversivo, fatto sta che nei giorni scorsi abbiamo registrati atti vandalici fra i quali il taglio delle gomme alla macchina del nostro fotografo, oltreché la manomissione di autoveicoli in riparazione presso l’officina Corvelli ed altre macchine alle quali hanno tentato maldestramente di prelevare il carburante, cosa che, almeno nel caso dell’automobile di mio padre, sarebbe stata del tutto inutile, visto che quella macchina generalmente gira quasi in riserva, in quel caso di quattro litri.
Per chiudere il cerchio poi, vanno registrate forme più o meno goffe d’intimidazione a chi scrive, basate sull’invio di gente che, più o meno ubriaca, più o meno drogata, protesta di chissà quali atti perpetrati nei propri confronti…
Lo dico ai miei detrattori:
Ma siete messi così mal in arnese, da affidare le vostre doglianze a gente che se si mantiene ritta su sé stessa è già un miracolo?
Lunedì pomeriggio ad esempio, mi è capitato di sentirmi rimbrottare da chi, a suo dire, sarebbe stato da me insultato in rete, quando in realtà è proprio grazie a me che non ha tenuta in mente una ricorrenza tradizionale gambatesana, per via della mia e dell’altrui reazione, che lo ha visto salvo dall’arresto in flagranza di reato… Non ripropongo gli scritti che riguardano questa persona perché, la tua intelligenza lo testimonia, io non scrivo di gente che non è nel pieno delle proprie facoltà. Se vuoi, trovi tutto in archivio.
Tornando a bomba, questo scritto, se fossimo stati in un paese civile, più che venir pubblicato in rete, sarebbe dovuto diventare un esposto da consegnare alla locale stazione dei carabinieri, i quali, visto il lavoro che molto spesso fanno davvero bene, avrebbero dovuto rifiutarlo, rassicurando chi lo consegnava della loro assoluta e quasi gratuita protezione. Noi però, non siamo in uno Stato ove certi principi hanno ancora valore e per evitare di rischiare di dover ripercorrere certe strade che non riporto in auge per aver data la parola d’onore sul fatto che mi sarei comportato così, oggi pubblico questo scritto, esortando i carabinieri di Gambatesa a tenere sotto controllo certi basisti, fra i quali annoveriamo anche chi ha tagliate le gomme a Totore, nome che tutti sussurrano, nome che però gira ancora indisturbato per Gambatesa, con la speranza di evitare che costoro ed i loro complici finiscano nelle mani di chi, certe Leggi, da tempo non le considera più legittime e per questo, in caso di cattura dei rei, provvederà ad eliminare il problema alla radice una volta e per tutte.
Un’ultima cosa la voglio dire a proposito dell’ignoranza di certi gambatesani, annoverabili anche fra i notabili: Il pregiudizio è l’inizio della vostra sconfitta. Se infatti si è così stupidi da sottovalutare l’altrui operato, generalmente se ne patiscono le conseguenze e la brutta figura che da esse deriva. Voglio dire con ciò, che il mio farneticare, se può sembrare derivante da un sogno, in realtà è basato su dati di fatto che se dovessero venire alla luce, diverrebbero talmente incontrovertibili che chi fino ad ora li ha sottovalutati, divenendo complice di chi ci danneggia, rischierebbe di provarne ciò che ne deriva, magari a scapito della propria vita.
Invito pertanto i carabinieri di Gambatesa ad organizzarsi per “mostrare la bandiera”, unico modo sufficientemente economico per restituirci la sicurezza della quale nel paesello abbiamo diritto, evitando così che i cittadini si organizzino per proprio conto togliendo tempo ai propri affari personali e nello stesso tempo evitando che i cittadini stessi si ribellino con fatti irreversibili ma a piena ragion d’essere.