Delle Associazioni Animaliste APAC, EMPA, ENPA, OIPA
(Postilla), Di Vittorio Venditti
Torturano E Uccidono Una Cagnolina Di Quartiere
Nerina, La Cagnolina Amata E Poi Tradita Da Tutti
Nerina animava spesso le vie del Centro Storico di Salcito in compagnia di quelli che lei riteneva suoi “amici” e ai quali elargiva affetto. Purtroppo l’efferata violenza nei suoi confronti, che risale alla notte tra il 12 e il 13 gennaio del 2014, non ha ancora visto puniti i suoi aguzzini. Dalle testimonianze raccolte nei giorni seguenti al triste episodio, è emerso che quella notte alcuni giovani avvistarono la cagnolina, la cui unica colpa era quella di fidarsi di tutti, la raggiunsero con la loro auto, la torturarono selvaggiamente e poi le spararono con una pistola.
La fine cruenta riservata a Nerina e le terribili modalità di uccisione, che avevano coinvolto la sensibilità dei cittadini di Salcito straziandone il cuore per l’incredulità dell’accaduto, fanno di questo, un fatto grave di cronaca che sembrava non potesse essere dimenticato o sminuito nella sua orribile complessità. Purtroppo dopo un iniziale coinvolgimento delle persone, che mostravano indignazione per la morte così straziante di una cagnolina indifesa, dopo una serie di ipotetiche voci circolate ed articoli di stampa sulle barbarie inflitte a Nerina e sulla sua triste vicenda, è calato un improvviso silenzio. Nessuno ne parla più, pur intuendo che le indagini potrebbero essere in dirittura di arrivo e che, con tutta probabilità, il procedimento penale nei confronti dei presunti autori di questo brutale gesto si arresti inevitabilmente. Certo è che la responsabilità di questa terribile uccisione, che denota una preoccupante mancanza di umanità e la negazione di ogni regola del vivere civile, ricade non soltanto sugli autori di questo crimine così crudele – è bene ricordare che l’uccisione e il maltrattamento di animali sono reati puniti dal nostro codice penale – ma anche su coloro che tacciono.Condannare l’uccisione di Nerina e assumere una posizione ferma e precisa su tale grave episodio rimane l’unico mezzo che hanno ora i cittadini di Salcito per uscire dallo stato di omertà e per affermare che la dignità della vita è uguale per tutte le creature di questo mondo. Nerina deve diventare il simbolo della coscienza umana che ammette le sue responsabilità e prova a dare l’esempio di un possibile riscatto dall’inciviltà e dalla barbarie contro esseri inermi. Sevizie e crudeltà subite da Nerina, dolce cagnetta di quartiere, sono crimini che dovrebbe colpire la coscienza di tutti noi e soprattutto quella di chi è chiamato a fare i conti con il ricordo di Nerina perchè non si dica: “C’era una volta Nerina, una cagnolina barbaramente torturata e uccisa… di cui i suoi “amici” non parlano più !”
Postilla: Se trattassero così anche gli esseri umani, almeno nello scrivere, potremmo dire di vivere in un paese civile.