Di Marco D’Antonio
Carissimo Vittorio,
tutto mi sarei aspettato da te che sei il re delle critiche tranne il fatto che sei stato l’unico a cui non è piaciuta la Sangria, considerando che alle 23:00 i 70 litri erano finiti e le richieste invece non si fermavano.
Forse non sei mai stato in Spagna o in uno stato con influenze spagnole, quindi forse non hai mai provato la Sangria come la fanno dov’è nata, quindi presuppongo che confondi i pezzetti di frutta da te citati come la classica frutta che mettiamo nel vino in momenti di simposio.
E bene purtroppo sono costretto a rispondere alla tua critica in quanto dietro c’è stato un lavoro di preparazione durato 6 ore, considerando che il giorno prima c’era la festa dell’emigrante e le risorse umane si sa scarseggiano sempre, allora la sangria è stata preparata la mattina del 17, quindi nonostante i frigo fossero accesi, il tempo di macerazione che deve avvenire in un luogo fresco e asciutto fuori dal frigo mi ha rubato la freschezza del prodotto, allora ho pensato bene di servire i clienti un bicchiere di sangria fresca riparando l’errore con un cubetto al massimo due di ghiaccio; quest’ultimo non è un errore, in quanto le ricette consentono di mettere il ghiaccio nella sangria.
E qui ti posso anche dare ragione perché avrei preferito anch’io servirla ben fredda.
Per quanto riguarda i pezzetti di frutta, non ti sei mica accorto che avevano un retrogusto di benzene???? Forse nooooo….come alternativa c’era la birra ma ho notato che nonostante non ti piaceva la Sangria l’hai bevuta ugualmente… l’unica cosa che dovresti precisare è che, essendo una questione di gusti solo a te non è piaciuta ti sfido a fare anche un sondaggio comunque…quindi cerca sempre di invitare i cari lettori a partecipare ed assaggiare le nostre pietanze per capire se veramente una cosa è buona o no, così come già fai pubblicizzando le serate organizzate dalla proloco, invece di allontanarli per paura di essere avvelenati.
Se vuoi ti mando la ricetta così la prossima volta ci mettiamo a confronto.