Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
C’E’ Chi Fa I Dispetti Come Fosse Un Bambino
La campagna “Gambapulita: Il Lavoro Fatto Sul Serio”, va avanti imperterrita ed ormai s’interseca con la battaglia “LaBuonaScuola”, che ha scossa Gambatesa nei giorni scorsi.
Prima d’iniziare però, mi appello all’amministrazione affinché faccia riparare la crepa sulla villa che può provocare problemi a chi vi può inciampare, spazzino compreso.
Restando sul primo tema, ecco quanto Totore ha documentato per questa settimana.
Ormai nessuno più parla e possiamo dire che, nonostante nulla sia cambiato nel contratto di servizio, il nostro spazzino “lavativo”, (così, tempo a dietro, ha tentato di definirlo la ECOJUNK S. R. L., società presso il quale il Nostro presta servizio, società che già non lo paga come dovrebbe, poi, “dimentica” anche di dargli quel poco che vuole dare, cosa che sta accadendo anche in questi giorni), il nostro netturbino “insolente” dicevo, si preoccupa di pulire anche i luoghi che il contratto medesimo, a suo tempo, ha dimenticati, come se quei posti non fossero terra di Gambatesa, dichiarando quei luoghi Gambatesa di serie B, alla faccia dell’articolo tre della Costituzione.
Venendo poi al tema che prepotentemente si è aggiunto, va detto che la scorsa festa dell’albero, (della quale attendiamo ancora il resoconto ufficiale), evidentemente non ha dati i suoi frutti, partendo proprio dal comportamento di chi, girando intorno agli insegnanti, dovrebbe dare il buon esempio nel rispetto del decoro e della pulizia dell’ambiente nel quale opera, rispetto che viene chiaramente offeso dal comportamento che vedi nelle foto già esposte ed oggi riproposte.
Ci eravamo riusciti, ovvero pensavamo di esser riusciti nell’impresa di far capire qual è il giusto comportamento da offrire agli scolari.
In realtà, come accade solitamente in Italia, fatta la vetrina che assolve da ogni peccato, si torna ai livelli precedenti, se non peggiori dei precedenti, così, da poter sentire bambini e ragazzi che giustamente obiettano che prima d’insegnare a loro un buon comportamento, i grandi dovrebbero dare il giusto esempio e che se ciò non avviene, i grandi per l’appunto, non hanno diritto di redarguire chi, studiando, impara da loro.
Bastava una piccola spinta ed anche questa volta eravamo in regola: Il cassonetto all’interno era vuoto!
Chi ha portata quella busta, è deficiente o ha voglia di far dispetto?
Ce la faremo a combattere contro questo tipo di grandi che, oltre a predicare bene e razzolare male, vengono anche pagati per farlo?
Quell’amministrazione in prima fila durante la festa dell’albero, con la sua propaggine operativa, (i vigili urbani che a Gambatesa è come se non ci fossero), riuscirà a riprendere il controllo della situazione e ad operare affinché si ristabilisca l’ordine?
Quella preside che pare voglia intervenire sul problema da me sollevato in maniera “impertinente”, avrà voglia di vederci chiaro anche in questa situazione di “alto insegnamento”?
Va bene che se in provincia di Trento hanno Samantha Cristoforetti che ha due lauree, parla correttamente cinque lingue e va nello spazio, noi abbiamo gente che con due o tre lauree riesce a lavorare in un call center quando va bene!
Va bene che se da altre parti hanno Lia Quartapelle che a trentadue anni ha rischiato di diventare la più giovane ministra degli affari esteri, noi, di pelle, abbiamo solo la prima, quella del sabato sera!
Da qui però a non voler cambiare verso ce ne passa!