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Christopher Mazen Guest Star Del 2° Lowfield Gospel Workshop

Di Stefano Venditti

Christopher Mazen

“Non mi aspettavo di trovare musicisti che riuscissero a cogliere il cuore e lo spirito di Dio che è presente nella musica gospel. Ho scoperto, invece, una grande passione e talenti straordinari. Sono molto contento di partecipare a questo progetto e sono sicuro che negli anni diventerà sempre più importante. Durante questo percorso formativo a Campobasso insegnerò agli allievi alcune canzoni che hanno caratterizzato la mia infanzia in America e altre che ho scritto io. L’obiettivo è quello di realizzare una selezione di brani che meglio possano far comprendere l’essenza del gospel attraverso la musica e il messaggio che diffonde”. Così si è presentato Christopher Mazen la guest star della seconda edizione del Lowfield Gospel Workshop che sta caratterizzando questo fine settimana del capoluogo di Regione.

Christopher Mazen, originario della Louisiana, è Ministro della Chiesa Battista Galilea di Shreveport, oltre che polistrumentista e arrangiatore. Da sempre appassionato di musica sacra, ha iniziato da piccolo a suonare la batteria e il pianoforte, proseguendo nel suo percorso di studi con l’apprendimento del canto corale e della composizione creativa e con la laurea in musica sacra. Nel 2012 ha pubblicato un EP insieme al suo gruppo. È membro del Concert Choir and the OBU Jazz Band e collabora con Richard Smallwood, musicista icona del gospel contemporaneo. “Il Lowfield Gospel Workshop è la realizzazione di un sogno, quello di portare a Campobasso una realtà diversa dal solito contesto musicale. Dopo aver partecipato a diversi eventi in tutta Italia decisi che era giunto il momento di creare qualcosa di simile anche nella mia città. Grazie, poi, a Monica Bernassola, coordinatrice europea del Music Mission Trips, siamo riusciti a concretizzare un programma che insegnerà ai corsisti le tecniche musicali e le impostazioni vocali del gospel – ha spiegato la direttrice artistica Maria Grazia Paolantonio –“. All’incontro con i giornalisti era presente anche Monica Bernassola coordinatrice europea del Music Mission Trips. “Il Music Mission Trips è un progetto venuto alla luce insieme all’organizzazione internazionale del Gospel Through Music che ha sede in America, per dare l’opportunità a tutti indistintamente di avere delle esperienze con la musica gospel attraverso incontri ed esibizioni dal vivo. La prima Music Mission Trips europea si è tenuta l’anno scorso proprio a Campobasso e quindi ci sembrava giusto chiudere il cerchio e riproporla in questa città, per noi è stato come un ritorno a casa. La caratteristica principale di questa formula è che gli artisti, partecipano a questi corsi gratuitamente e spesso le spese del viaggio sono sostenute dalle chiese di appartenenza, un’usanza molto diffusa negli Usa. Anche per questo motivo cerchiamo di scegliere delle personalità di alto livello artistico ed umano in grado di trasmettere una conoscenza completa della musica gospel”. Il Lowfield Gospel Workshop si concluderà questa sera con il concerto degli allievi che si svolgerà a partire dalle ore 20.30 nella galleria AxA di Palladino Company in via Colle delle Api. A due anni dalla sua prima edizione, comunque, abbiamo cercato di tracciare un bilancio con la direttrice artistica Paolantonio. “Il mio sogno è che da questa esperienza possa nascere un coro gospel secondo i crismi della musica gospel americana. Di talento e di potenziale negli allievi e musicisti che hanno preso parte alle due edizioni del Lowfield c’è ne tanto, quindi ora bisogna solo lavorare per concretizzare questo desiderio. Intanto il seme lanciato lo scorso anno ha già dato i suoi primi frutti. Il 22 dicembre saremo presenti al teatro Sala Umberto di Roma per festeggiare il decimo anniversario del Roma Gospel Voices”.