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Medjugorje, Sospetti Sulla Veggente

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca

Se Non Produci Per Me Non Sei Degna Di Fede

Sarà stato questo il pensiero che è frullato per la testa di chi, dopo un trentennio di guadagni derivati dal mercimonio messo in pratica sfruttando a dovere una Figura in tutt’altre Faccende affaccendata, ha pensato bene di ostracizzare una delle persone che hanno dato inizio all’affare “Medjugorje”.

Il buon Mario, in un momento di lucidità, la scorsa settimana mi ha inviata questa pezza che lui avrebbe voluto inserire nel precedente “Barile Raschiato”, ma che io ho pensato di adoperare per farne uno scritto a parte: Medjugorje, sospetti sulla veggente. Commento di Mario: “Ma l’azienda Santa Romana chiesa patrona dell’ipocrisia, azionista di maggioranza del turismo religioso di natura catto-integralista , devota a “San Pellegrino portatore di denari” vorrebbe farci credere di agire per motivazioni disinteressate e nobili mediante i propri prelati? Alla fine è solo questione di business, secondo me chi osteggia certi fenomeni lo fa perché vuole l’esclusiva su quanto prodotto dall’abuso della credulità popolare!”.

Dovendo inserire quest’articolo, (al quale ho fregato anche il titolo), nel barile della vergogna, di primo acchito ho risposto alla mina vagante: O Mario, ma allora io finora, (volendo usare un proverbio gambatesano che è quasi un francesismo), “ho detta la messa per il cazzo”? Poi, avendo deciso di fare quest’ulteriore scelta domenicale e ripensando alla guerra di Bosnia, a quanto mi è capitato di sentire via radio in quel periodo, (dalla radio mia, di radioamatore, non da radio ufficiali che ti facevano sentire ciò che dovevi sentire e non ciò che realmente si sentiva), ed alle conseguenze per la popolazione civile, ben peggiori di quanto accaduto durante la guerra, ho pensato di aggiungere altro e di chiedermi ancora una volta:

Cosa c’è veramente dietro?

Ricordo come fosse oggi, quanto fui triste durante un Natale di una decina d’anni fa, quando scoprii che ad una ventina di chilometri dalla città non toccata dalla guerra, sorgeva un ospizio per anziani ed orfani che, per mancanza di fondi, di lì a qualche giorno avrebbe chiusi i battenti, mettendo quella gente al freddo e al gelo, come se scendesse dalle stelle. Lì vicino però, c’era quella “grotta”, indaffarata nello smistare “san Pellegrini”, in vena di riparazione ai propri peccati, “grotta” che se ne è fregata e se ne frega tutt’ora di far entrare i “poveri Cristi” di passaggio, gente che fa comunque parte di un censimento che nessuno vuole considerare vero e reale, gente che, posta come Croce da un Cristo troppo paziente, viene considerata un fastidio proprio da quell’azienda che si autoproclama in possesso del marchio registrato di chi l’aveva creata per le ragioni opposte a quelle oggi visibili.

In sostanza, io parto dal principio che chi propone la sua parola e lo fa come bocca di chi dice il vero, non ha bisogno di venir marchiata da sedicenti “possessori della verità”, per cui credo che la veggente oggetto di tal ostracismo, al di là di tutto, se ne sarà fregata di chi l’ha ostracizzata. Resta però il fatto che tanta ricchezza generata da Tal “Parola”, stando a quanto sommessamente ci propone giorno per giorno la Madonna, dovrebbe servire ad alleviare il dolore di chi soffre e non a permettere le celebrazioni fastose di un’azienda che ormai è solo tale.

Sarà questa la ragione recondita per la quale la Madonna medesima ha permesso che si gettassero sospetti su chi l’ha vista?

Sarà questa la ragione che mi vede fondamentalmente parteggiare per l’ISIS, con la speranza che questa banda “arronzata” di momentanei terroristi e futuri politici, compagni di summit con chi oggi è la faccia dello stesso, immodificabile e tranquillo potere, faccia piazza pulita di quei mercanti che nemmeno Gesù riesce più a cacciare dal Tempio?