Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
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Come ogni anno, ecco che nel periodo di ferragosto Gambatesa si ripopola.
Chi più simpatico, chi da esiliare; chi bello, chi brutto, comunque in molti tornano al paesello, per ritrovare i propri familiari, e spesso, ma senza malizia, per ripartire con l’automobile, magari presa a nolo, talmente carica, da far toccare terra al tubo di scappamento.
Poco male, se pensiamo che ognuno è libero di agire come meglio crede, e di fare della propria vita e delle proprie cose, ciò che più e meglio gli aggrada.
Male, anzi malissimo, se però, la libertà di costoro travalica, infastidendo quella di chi, per scelta e caparbietà nel gestire la Propria, (di vita), ha deciso di vivere sempre e comunque a Gambatesa.
Perché tutto questo pistolotto?
I fatti.
Come puoi vedere dalle foto, via del Carminale di sotto e via San Nicola, sono ormai diventate ciò che da gennaio sarebbe dovuto esistere in ben altro luogo:
una piazzola di stoccaggio per rifiuti, definiti più propriamente beni durevoli.
Le foto non datate sono state scattate l’altro ieri mattina, mentre nella parte prelibata del paese accadeva questo:
Ecco quanto, (da quando esiste gambatesaweb), ho potuto documentare, in merito al problema che stiamo trattando.
Queste foto, mostrano le schifezze che periodicamente vengono abbandonate in varie parti del paese, (questa volta, dai residenti abituali, quelli veri, non quelli fittizi), e non ti mostro per decenza quanto fotografato nei parchi giochi!…
Ma questo, se ti va, puoi trovarlo in archivio!…
Quindi, passo all’analisi del problema.
Io nel titolo ho detto:
“Arrivano Gli Zozzoni”.
Considerato che fino allo scorso undici quanto vedi nelle foto di oggi non era presente e tenendo conto del fatto che la furbizia umana impone che certe stupidagini vanno partorite e messe in atto senza farsi scoprire, dubito fortemente che tutto questo pòpò di roba possa essere stato abbandonato da chi risiede abitualmente a Gambatesa.
A favore di questi zozzoni però, gioca ancora una volta il ritardo con cui si farà, (se Dio vuole), partire la raccolta differenziata, e si predisporrà il centro di stoccaggio, già da me a suo tempo fotografato.
Sabato pomeriggio, nel bar pallons, ho incontrato il nostro Sindaco, che era in compagnia di Donato Iadarola, (carlett).
Il primo, ancora una volta, ha detto:
“Fai bene a denunciare queste cose!”…
A costui rispondo:
“Ma mi prendi per i fondelli?
Quanto dico, lo dico perché il problema alla radice venga risolto!
E se il problema lo devi risolvere tu, perché invece di dirmi che faccio bene a fare certe denunce, non fai in modo che le denunce stesse non debbano essere proposte, vista l’inconsistenza del problema stesso?”
Donato, dal canto suo, ha invece detto:
“Voi, così facendo, ci tenete informati su ciò che accade a Gambatesa”…
A Donato, rispondo:
“Bada che a Gambatesa c’è anche chi non vorrebbe che certe informazioni venissero divulgate.
Visto quanto sto dicendo in questo articolo però, non sarebbe stato meglio assecondare queste interessate persone?
Certo! Per farlo, non sarebbe dovuto esistere il problema denunciato!”.
In definitiva:
Anche a me piacerebbe parlar bene delle feste che stiamo trascorrendo, anzi, mi piacerebbe parlare solo di questo, oppure, non parlare proprio, visto che, per Informarvi e farlo compiutamente, ci vuole un bel pò di lavoro.
Non mi ringraziate!
Come già detto a suo tempo, nessuno mi obbliga, ne alcuno può vietarmi di scrivere.
L’unica cosa, per favore, almeno contribuite a far sì che si parli il più possibile bene di Gambatesa, e meno possibile delle stupidagini che, in vario modo, tutti commettiamo, a dispetto di quello che pretenderemmo definire come senso di alta e moderna civiltà, magari presentando questo “pregio” a chi, per varie ragioni, è costretto a venire nelle nostre terre, non in vacanza ma per poter mangiare, gente che, all’atto pratico, risulta molto più educata e preparata, insomma: più civile di noi.