Di Vittorio Venditti
Una Vera Liberazione!
Da circa una settimana, sto ricevendo insistenti richieste di spiegazione, più o meno garbate, al fatto che da un po’ di tempo propongo meno scritti del solito. Potrei rispondere malamente ai maleducati, dicendo che non sono affari loro o addirittura non rispondere proprio, ma per rispetto a te che ci tieni a leggere quanto mi arriva e con educazione mi hai posta la domanda, passo a spiegare in sintesi il repentino cambio di rotta.
Ricorderai che il mio collaboratore Stefano Venditti, ci ha data la bella notizia che lo vede impegnato in un nuovo lavoro a livello nazionale, cosa che per forza lo sta allontanando dai vecchi schemi, compresa in parte la collaborazione con quest’inutile sito. Gli scritti che mi arrivano, quando non direttamente dai mittenti, mi vengono girati da lui ed un’altra persona che si ribassa al mio livello. Tolti dunque gli articoli che arrivano di prima mano, molto era il materiale che pubblicavo perché interessante, soprattutto per far conoscere quanto in altri luoghi accade per permetterne lo sviluppo, cosa che doveva esser utile anche per Gambatesa, cosa che voleva raggiungere solo questo fine.
Da circa un anno però, mi sono accorto che stavo diventando sempre più dipendente da questa “voce fuori dal coro”, cosa che se da una parte è valida per far crepare il fegato dei detrattori, dall’altra, se pur utile a stimolare la tua intelligenza, mi ha reso sempre più stanco e quel che è peggio, mi ha sempre più distaccato dalla sperimentazione pura, situazione deleteria per il mio voler continuamente imparare cose nuove, per capirci: Alla Ulisse.
Dunque: Se da una parte mi dispiace che Stefano si sia dovuto allontanare da gambatesaweb, fermo restante quanto già scritto sulla gioia che mi dà il fatto che lui abbia spiccato finalmente il meritato volo, prendo la palla al balzo per registrare un po’ la gestione di quanto leggi e ridurre all’osso quanto proposto.
In questo modo:
1°: Se prima proponevamo cose interessanti, ora potrai leggere cose interessantissime, ovviamente dal nostro punto di vista, ciò perché quanto sceglierò sarà davvero poco;
2°: Avrò finalmente la possibilità di riprendermi buona parte della mia libertà d’azione per tornare a sperimentare e comunque per uscire dalla solita routine, alla faccia di chi, costringendomi a fare sempre le stesse cose, mi stava schiavizzando forse in maniera ancora più oppressiva della più becera religione.
In definitiva, oggi finalmente mi sento di nuovo libero e se nel duemilaquattordici supereremo di gran lunga il record di articoli scritti in un anno, (questo eguaglia quanto scritto in tutto il duemilatredici, anno più prospero fra quelli vissuti da quest’inutile sito), se siamo arrivati a quasi diciottomila pagine, a seguire vedrai un rallentamento di produzione, ma sicuramente un miglioramento nell’incisività della stessa. Voglio dire che nonostante potrei già chiudere questa Voce perché ho raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissato con la messa in rete di questo fastidio, (portare allo scoperto la falsità di certi parassiti della società che vivono a Gambatesa e fanno più male dell’Ebola), continuerò per diletto e per disturbo a tartassare chi, senza questa mia frusta, fino ad oggi ha fatto il bello ed il cattivo tempo, pensando che il resto dell’umanità circostante si componesse d’imbecilli da sfruttare con la capacità di quei truffatori che dandoti un buffetto sulla guancia, ti fanno credere che il derubarti, sia a tuo vantaggio.
Grazie ancora a te che mi e ci leggi e che ti preoccupi per noi, ma sappi che la libertà di chiunque è tale proprio perché ognuno ha la possibilità e deve avere il coraggio di gestirla secondo le proprie necessità, cosa che non equivale necessariamente ad aumentare il volume delle “chiacchiere da bar” espettorate, cosa che invece va esaltata nella qualità delle chiacchiere medesime, proposte all’esame della tua intelligenza.