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Quando La Morte Di Un Congiunto E’ Come Un Tredici

Di Mario Ricca

Non A Caso Si Dice Che: “Sopra Il Morto Campa Il Vivo”!

Da qualche giorno alla ribalta della cronaca, è tornata di gran carriera la vicenda Cucchi, grazie alla legge che si è pronunciata in merito. Non è l’aspetto giudiziario che mi interessa anche se da garantista credo che fino al terzo grado di giudizio si sia innocenti, ma qualcosa di molto più materiale: Infatti credo che bisogna inchinarsi di fronte a personaggi come Ilaria Cucchi e la madre di Federico Aldrovandi, perché hanno saputo ben sfruttare quanto la buona sorte ha loro riservato.

Due vicende, quelle di cui farnetico, dagli esiti giudiziari diversi, ma da un denominatore comune: La ribalta mediatica sulla quale sono saliti i parenti delle vittime. Mi domando se dietro ci possa essere qualche regia o se è farina del loro sacco, sta di fatto che non tutti i mali vengono per nuocere.

Mi auguro che le persone sottoposte a gogna mediatica e successivamente assolte possano essere ben ristorate come pare sia stata ristorata la famiglia Cucchi, (se non ricordo male ha avuto una milionata d’euro dall’ospedale).

Chapeau di fronte alla famiglia Cucchi, non solo si è liberata di un drogato pregiudicato che a mio avviso costituiva solo un peso, ma è riuscita anche a capitalizzarne la morte! Ma evidentemente non basta alla signora Ilaria Cucchi, (che sempre se la memoria mi soccorre gravita in zona sel), e bene hanno fatto i sindacati di Polizia penitenziaria a querelare questa donna!

Che dire… Anche io purtroppo nella mia famiglia devo subire la presenza di alcuni esemplari generatori di costi che non producono benefici, il cui trapasso mi darebbe estremo sollievo. Mi auguro anche io di essere assistito dalla fortuna e magari, potrei farmi impartire lezioni dalla madre di Aldrovandi e la sorella di Cucchi su come monetizzarla!