Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
A Ranghi Ridotti, Ma Pur Sempre Alla Grande!
Lo avevo accennato alla fine della farneticazione di ieri: Oggi parliamo del naturale prosieguo di Halloween, Quella festa di Pelloween che è arrivata al quarto anno e che va sempre meglio.
Quest’anno, eravamo meno numerosi ma con più materiale da trattare. Con Totore, fotografo e padrone di casa, oltre a me c’era Marco che è arrivato fino a Ronciglione a comprare i marroni
ed a Montefiascone (VT) per accaparrarsi la cassa di Est! Est!! Est!!! amabile. Con noi, Giuseppe Iacovelli, (Zngarell), e più tardi, alla spicciolata, Giuseppe Corvelli, (il Principe) e Mario Di Renzo, (Melosh).
I marroni servivano ovviamente ad accompagnare la bevuta di vino che noi ormai facciamo ogni primo novembre come tradizione, visto che non ci basta come ci combiniamo la sera prima, durante la festa di Halloween.
Giunti dunque a casa di Totore verso le dieci e trovata la brace che il nostro ospite aveva preventivamente preparata, tagliate leggermente le castagne in maniera che non esplodessero durante la cottura per la quale avevamo il mandato per dichiarare quel ben di Dio in arrosto, ecco che si attiva la sapiente mano di Giuseppe zngarell che, in quattro tornate risolve il problema.
Andata la prima tornata, e fatto il primo brindisi direttamente con le bottiglie, ecco i resti che, in maniera ecologica, sono finiti nel fuoco.
Come detto, verso le undici meno un quarto arriva prima il Principe,
poi Mario che iniziano immediatamente a recuperare il tempo perso.
Ecco cosa resta di quanto avevamo, alle undici suonate.
La pelle inizia a svilupparsi ed i primi effetti si vedono in Mario che, raccattati i pezzi della maschera di Majin-Bu che la sera prima aveva visto Totore protagonista,senza vergogna alcuna dà spettacolo.
Ma non era finita: Avevo imposto a Marco di procurare la solita bottiglia di amaro Nerone, per cui, risolti i problemi nel garage di Totore, ci siamo trasferiti, armi e bagagli, in casa e lì,
un altro selfie, (che più che tale era pelfie), per il secondo ed ultimo brindisi della serata, per gustare quell’amaro a Gambatesa sconosciuto, ma davvero buono.
L’amaro non ha fatto altro che concludere ciò che era iniziato con l’Est! Est!! Est!!! e gli effetti te li ho appena mostrati,
effetti che di lì a poco si concludevano con ciò che hai potuto vedere nell’ultimo scatto di un Totore comunque soddisfatto per la serata anche questa volta riuscita.
Ne riparliamo nel duemilaquindici!
A Dio Piacendo.