Di Vittorio Venditti
Chiudiamo Il Mese Con Piena Soddisfazione
Come annunciato, ieri pomeriggio si è tenuto l’incontro con il vicepresidente della giunta regionale del Molise, l’assessore Michele Petraroia, ovvero, con i suoi due delegati, Elisabetta Brunetti e Pasquale Cerio, incontro avente per tema la situazione “Spazzini di Gambatesa” e più in generale il modus operandi di coloro che da tempo hanno preso il controllo e la gestione dei servizi terziarizzati dai municipi e comunque dagli enti pubblici, situazione da terzo mondo, soprattutto nell’Italia centro meridionale.
Com’è andata?
Meglio non poteva andare e sia io che le parti offese dall’andazzo, vale a dire Donato Codianni e Salvatore Di Maria, (gli spazzini di Gambatesa), abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati: Che l’assessore fosse a conoscenza dei fatti.
Alle quattro pomeridiane noi, giunti con qualche minuto d’anticipo, siamo stati ricevuti da Pasquale Cerio, a cui dopo qualche minuto si è aggiunta Elisabetta Brunetti. Ho esposto il problema e mi sono sentito rispondere come mi aspettavo: “E’ giusta la vostra azione, ma ognuno deve fare la sua parte e se il sindacato sta agendo in merito alla parte pratica ed il municipio lo sta facendo dal punto di vista politico, al momento, è meglio che la regione non intervenga, ciò, per non inficiare l’altrui lavoro”.
Mi aspettavo questa risposta e sinceramente speravo di riceverla, perché diametralmente opposta a quella che generalmente il politico medio dà a chi si mette nelle sue mani, ovvero, diametralmente opposta a quella che l’italiano medio si vuol far dare, vale a dire quella risposta consolante che magari promette un immediato intervento su qualcosa che sdegna la morale del politicamente corretto. Per giusto dovere di cronaca, un comportamento del genere, in un politico l’ho riscontrato solo venticinque anni fa, nell’operato dell’onorevole Girolamo La Penna, di altra estrazione ma allo stesso modo sincero con me che lo disturbai per fatti non troppo dissimili da quanto sta accadendo oggi. Noi ieri pomeriggio abbiamo ricevuta la risposta sincera di chi, non conoscendo i fatti, ne ha preso atto ed è pronto ad aiutarci nel limite dei suoi poteri, qualora ad altri non riesca tal azione, cosa abbastanza improbabile, atteso che la linea politica regionale e comunale sia identica a quella sindacale e che ciò dovrebbe dare i suoi frutti, se pur nel tempo che spero sia breve.
Tornando ai fatti, la discussione non poteva che finire con i ringraziamenti rivolti da me ed i miei amici a chi, pur non essendo presente fisicamente, era a conoscenza di tutto e ce lo ha dimostrato con prove venute fuori durante la discussione, prove che la tua intelligenza sa immaginare, atteso che io abbia scritto tanto in tal senso.
Alle cinque meno un quarto abbiamo salutati i nostri ospiti, avendo messo in tasca un altro punto a nostro favore, consistente nel fatto che eravamo stati trattati con la serietà che ogni cittadino merita di ricevere ma che difficilmente riceve dalla politica attuale. Noi ieri ci siamo trovati al cospetto di un politico che prima di esser tale ha patite le condizioni alle quali sono soggetti gli operai, perché operaio egli stesso. Per questo ho cercato quest’incontro e per questo ho potuto ottenere il risultato che ho descritto. Resta ora da attendere che l’atto pratico arrivi a compimento, mediante il lavoro di Giuseppe Di Biase della Funzione Pubblica della C. G. I. L., lavoro che restituendo il mal tolto a Donato e Totore, chiuderà questa campagna che ci sta vedendo lottare e sicuramente vincere.