Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca
Oggi, In Versione Ridotta
In quanto vent’otto ottobre, oggi avremmo dovuto parlare della MARCIA SU ROMA, come accaduto qui, qui e qui, visto che nel duemiladieci, per imperizia e mancanza di tempo, ho tralasciato l’Argomento. Siccome la vergogna che ne è scaturita in seguito, (italico vanto da sempre), è arcinota a tutti, noi oggi, tralasciando la Tradizione, c’immergiamo direttamente nella materia prima, quella vergogna che, nonostante tutto, è sempre presente. Ciò in breve, non perché non ci sia niente da scrivere, ma per impegni che ci hanno visti distaccarci dalla solita routine, ragione finale anche dell’odierno minor disturbo.
Gli asini di rincorsa di oggi, per farli correre e non solo, andrebbero presi a frustate di santa ragione:
A Ravenna crediti scolastici a chi partecipa alla Festa dell’Unità. Meloni: «Il ministro chiarisca».
Commento di Mario:
“Ci avviciniamo al sei politico due punto zero? Trattandosi di sinistri mi viene più da pensare a un “sei perdente” come marchio di fabbrica!”.
Commento mio:
Poveracci!!!
Al quinto posto, troviamo sempre due asini, ma di sangue più nobile, quindi più esposto a che qualcuno senza più pazienza, lo succhi per liberarci per sempre da questo pattume:
I Ripa di Meana: “Abbiamo solo 13 mila euro al mese di vitalizi, e la crisi la sentiamo anche noi”.
Commento di Marco:
“Hanno proprio ragione a lamentarsi: con 13 mila euro al mese di pensione sono proprio dei gran morti di fame!”.
Commento mio:
Da oggi non faccio più l’attivista per Renzi. Rinnego il mio recente passato perché chi ci governa si permette di togliere a chi ha e questo non si fa.
Propongo invece l’immediata apertura di una colletta in favore di questi poveracci: Mandate qui i soldi, non li date alla chiesa cattolica e noi, sicuramente, li daremo a quei derelitti perché hanno bisogno e vanno aiutati ad arrivare a fine mese, non importa se poi non vengano pagati secondo i loro diritti gli spazzini di Gambatesa che, va detto a chiare lettere, si lamentano del grasso che cola dalle loro infinite e prosperose rimesse, provenienti dalla ECOJUNK.
La classifica corta non assegna la medaglia di cartone ma la quarta posizione sì e questa va a Roma e chi la governa:
Porta Maggiore, doccia con vista sulle mura antiche.
Commento di Marco:
“Che città di merda…degna capitale di uno stato che gli somiglia in tutto e per tutto!”.
Commento mio:
Attento Marco, perché dire che l’Italia è di merda è un reato!
Comunque, siccome è vero, mi associo e faccio mie le parole del mio collaboratore, aggiungendo che Roma sarebbe pure una bella città, ma dovremmo tornare ad un paio di millenni fa, quando la cosiddetta Caput Mundi lo era per davvero, governata da chi, oggi, viene imitato dalla feccia del mondo, vale a dire gli americani, con i risultati sotto gli occhi di tutti.
Ah, se dovessero arrestarci, (cosa improbabile, a meno di non voler fare più danno alla patria, facendola fallire per il cibo e le bevande che dovranno fornirci), è gradito ogni tipo di alcolico: C’ncion!
La medaglia di stronzo e la terza piazzola vanno a quest’imbecille ed ex aequo a chi non lo ha condannato:
Ladro d’auto arrestato dalla polizia due volte lo stesso giorno.
Commento di Marco:
“Sbatteranno dentro gli agenti della pattuglia che lo hanno arrestato 2 volte per ‘procurate lesioni aggravate (rottura di coglioni) al giudice’!”.
Commento mio:
Il problema sta nel fatto che il reato per il quale verrebbero perseguiti gli agenti è puramente teorico. Meglio sarebbe se a quel giudice i coglioni gli fossero torti, in applicazione del benemerito fuoco di sant’Antonio, in maniera da far condannare quei tutori dell’ordine, ma con almeno la soddisfazione di veder soffrire cotanto impostore della “Legge”!
Sì, ho scritto proprio impostore e non dirmi che ho sbagliato termine perché non lo ritiro, visto che nell’applicare la Legge per l’appunto, questi signori hanno la massima libertà d’azione, data dal fatto che se sbagliano, nessuno li può condannare e che quindi, ogni tanto, potrebbero sbagliare anche a vantaggio della società.
Passando poi alla medaglia d’argento, mi avresti impiccato senza processo se non l’avessi data a questa nuova forma di fare impresa:
«Venite in Italia, qui si ruba» sgominata la gang dei furti in villa incastrati dalle intercettazioni.
Commento di Marco:
“Scommettiamo che fra qualche settimana questi sono di nuovo fuori a fare rapine?”.
Commento mio:
Come dire: “Venite in Italia che troverete lavoro sicuro!”.
L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro o no?
Chissà se gli invitanti hanno anche aggiunto: “e non vi preoccupate che se vi prendono sarà solo qualche giorno di riposo, poi sarete liberi con tante scuse e magari anche con la diaria…”.
Ma perché, o Marco, di questi tempi pensi di trovare qualcuno che sia così masochista da scommettere sapendo di perdere?
Ma poi, io certi “benpensanti” non li capisco: Se oggi la mala ha anche i suoi sindacati ed i giudici che considerano un infortunio sul lavoro il fatto che a volte i rapinatori vengono uccisi da chi non ci sta ad esser derubato e condannano quest’ultimo al risarcimento del ladro mancato, che ci possiamo aspettare dallo Stato?
Ecco perché io continuo ad esortare a colpire anche almeno uno di questi “difensori della Legge”, perché sono convinto che per ragioni di codardia, difficilmente a seguire ci saranno sentenze scandalose come quelle che da un po’ di tempo siamo costretti a registrare nostro malgrado.
PAPPARAPAAAAAAA!!!!!!!
Ecco la Regina di questa settimana:
Denunciato per un rosario appeso allo specchietto retrovisore.
Commento di Marco:
“La vigilessa era protestante…”.
Commento mio:
Ma non è che la storia di “mettere la tassa” in auge nella diocesi Campobasso-Bojano, sotto altra forma, sta prendendo piede altrove?
Io, in tutte le mie automobili, furgone compreso, ho il Rosario e con tutto il rispetto per la Madonna, se dovessi incontrare chi tentasse di derubarmi, lo investirei senza pensarci due volte. Poi, corona alla mano, chiederei perdono a Dio ed a nessun altro, preti in primis.
Sarei sicuramente assolto!
E noi che ci lamentiamo dei vigili urbani di Gambatesa!
Comunque, quell’automobilista, oltre ad essere cristiano è anche fesso. Se fossi stato fermato io, avrei prese per precauzione le generalità di quella focosa vigilessa e magari, dopo aver risposto alle domande dei carabinieri, per ripagarmi del tempo perso, le avrei fatta una visita… Per constatarne lo spirito di coscienza e di “servizio”!
A volte, le donne, pardon! Le zoccole frustrate, vanno “accontentate”!
Diversamente, diventano pericolose.
Alla prossima!