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MICHELE PETRAROIA: Anche Lui E’ Con I Più Deboli

Di Vittorio Venditti

E’ Strano Ma A Volte Succede

A volte accadono cose talmente strane che riesci anche a riconciliarti con la vita, soprattutto se da questa, generalmente ottieni negatività a profusione. E’ il caso di quanto sta accadendo nella battaglia che mi vede coinvolto nell’aiutare gli spazzini di Gambatesa a recuperare ciò che giornalmente viene loro rubato, Parte dello stipendio, contributi, tredicesima e quattordicesima, ferie e da qualche tempo anche il diritto di lavorare in sicurezza.

Per tutta questa storiaccia che va avanti da anni, da un paio di mesi ho deciso di mettere in campo tutte le mie armi legali e, contattato il sindacato che ritengo più capace di risolvere per il meglio certe situazioni, (la C. G. I. L.), nella persona di Giuseppe Di Biase, sto pian piano arrivando all’obiettivo che mi sono prefisso, vale a dire la vittoria su tutti i fronti.

Nel mettere a punto la mia macchina da guerra però, mi sono ricordato che nel sindacato di cui sopra, fino a non molto tempo fa, lavorava l’attuale vicepresidente della giunta regionale del Molise, quel Michele Petraroia che il sociale non lo ha mai dimenticato. Così, come se andassi a pesca, ho voluto provare a contattarlo per vedere se potevo avere anche lui dalla parte degli spazzini di Gambatesa.

Ecco il primo contatto.

“Il giorno 10 settembre 2014 11:15, Vittorio Venditti (postmaster@gambatesaweb.it) ha scritto:

Egregio assessore,
conoscendo da tempo la sua precedente attività in campo sindacale e sapendola impegnato nel sociale, avendo lette e pubblicate sul mio sito molte sue note che hanno il pregio di essere interessanti, (vedi quella su San Giovanni eremita da Tufara), nell’intento di porre rimedio ad una situazione d’illegalità che, pur trattando di persone locali, in realtà è radicata in tutto il Molise e non solo, Le chiedo di ricevermi unitamente ai protagonisti del problema del quale intendo parlarLe, oltreché di chi dovrà accompagnarmi, in quanto non sono autonomo.
Se non è di troppo disturbo, Le chiedo udienza di pomeriggio, in modo da non pregiudicare l’attività lavorativa degli amici che verranno con me.
Attendendo Sue notizie, Le rimetto di seguito l’ultimo link a quanto scritto in merito al problema che intendo trattare e la saluto cordialmente.
http://www.gambatesaweb.it/?p=16970
(Gli Spazzini Gambatesani Rivendicano I Propri Diritti? Che Siano Puniti!)

Vittorio Venditti.”

Scritta quell’e-mail, l’ho messa in archivio e non l’ho considerata nel “libro dei morti”, solo per il sentire, giorno per giorno, di quante cose si stesse occupando Petraroia. Ieri dunque la svolta: Nell’aprire la casella di posta elettronica ho trovato quanto segue:

“From: Michele Petraroia
Sent: Sunday, October 12, 2014 11:30 AM
To: Vittorio Venditti
Subject: Re: Richiesta appuntamento urgente per discutere e rintuzzare grave forma d’illegalità accertata

Sig. Vittorio Venditti,
Le porgo le mie scuse per il ritardo con cui riscontro la Sua istanza, le innumerevoli criticità sociali, emergenze aperte e vertenze non rappresentano una motivazione esaustiva. Sono a Sua completa disposizione e a disposizione di ogni cittadino e pertanto Le comunico che chiederò alla segreteria di contattarLa per concordare con Lei la data dell’incontro e l’ora pomeridiana che per Lei è preferibile. Per ogni ulteriore informazione può contattare me o lo staff di segreteria allo 0874-42xxxx chiedendo di (omissis) o (omissis). Nel rinnovarLe le mie scuse, Le invio distinti saluti.
Michele Petraroia”

Sarà arrivata anche con un mese di ritardo, ma, credimi, l’e-mail che ti ho appena mostrata mi ha fatto riflettere su quanto, chi vuol fare davvero politica, può fare, magari solo con le sue parole, non necessariamente mettendo mano al portafogli, cosa che il molisano medio forse non apprezza, cosa che invece è nel mio progetto, tanto che ieri sera ho risposto come segue:

“Da: “Vittorio Venditti” (postmaster@gambatesaweb.it)
A: “Michele Petraroia” (michelepetraroia@gmail.com)
Oggetto: Re: Richiesta appuntamento urgente per discutere e rintuzzare grave forma d’illegalità accertata
Data: domenica 12 ottobre 2014 20.58

Egregio Assessore, anzi, mi permetta: Caro Amico,
Lei avrà compreso che io non parlo per me, ma parlo per miei amici e, più in generale, per una situazione che sta infettando tutta la nostra provincia ed a più larghi orizzonti, tutta l’Italia meridionale.
Di questa cosa ho fatto partecipe anche il nostro presidente del consiglio, del quale mi onoro di essere stato attivista nei tempi “brutti” e di esserlo ancora oggi, qualora avesse bisogno di me.
Comprendo le cause del ritardo con il quale mi ha risposto e, mi creda, davvero, non ha nulla di cui scusarsi, anche perché, guardando ciò che si legge dalla stampa, ci sono cose davvero importanti alle quali metter mano e Lei lo sta facendo in maniera a dir poco inaspettata.
Per quanto concerne la causa del mio disturbare, visto che preferisco che sia Lei a disporre del tempo da dedicare a quanto Le chiederemo, attendo Sue nuove, sperando di poterne ottenere in breve tempo.
Il nostro incontro sarà breve e noi non Le ruberemo più del tempo necessario, attendendoci di conseguenza quella presa di posizione autorevole, utile a costringere chi è parte in causa a risolvere il problema in essere, per il meglio, a favore di chi, lavorando, chiede solo ciò che gli è dovuto e null’altro. In parole povere: A noi serve la Sua solidarietà e ci serve che Lei ce la dia tramite mas media, in maniera tale che si faccia capire che in Molise, nonostante siamo pochi, vige la Legge e questa va rispettata a tutti i costi.
Grazie per i contatti che mi ha girati, ma preferisco che sia Lei a farmi contattare e che sia Lei a gestire la situazione, perché, dove cantano troppi galli non si fa giorno, ed a me ed i miei amici spazzini di Gambatesa, (persone buone e remissive, proprio per questo sfruttate), più che disturbare oltremodo, interessa risolvere al meglio una situazione che non è da paese civile, chiedendo una mano politica a chi sappiamo che ce la può dare. Insomma, noi non vogliamo soldi, ma qualcosa di più: Noi vogliamo che si levi in favore della legalità, una voce autorevole che quando parla sa ciò che dice e sa colpire nel segno.
Da ultimo, vista la Sua disponibilità, è bene che sappia che domani stesso questa nostra corrispondenza verrà divulgata, (prima dal mio inutile sito, poi dalla stampa), perché è difficile trovare un politico che ascolti la gente comune, di conseguenza, quando lo si trova, la notizia diventa tale e questa Persona va ringraziata, in attesa di risultati migliori e ristoratori, anche in tempi ove il “Ristorare”, potrebbe dare adito ad insinuazioni più o meno tendenziose, al di fuori del nostro attuale intendere e volere.
Grazie davvero per la Sua disponibilità.
Attendo la convocazione.

saluti.

Vittorio Venditti.”

Ora, bisogna solo attendere, sicuri per una volta di aver trovato chi davvero vuol mettersi a disposizione di chi è debole e partendo da due persone che chiedono semplicemente di ottenere ciò che gli è dovuto, facendolo da un paese anonimo come Gambatesa, si arrivi a debellare un cancro che via via rosicchia inesorabilmente il tessuto sociale di una regione che ha il solo torto di non saper combattere per vivere.