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Anziani E Malati Disabili Picchiati

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca

E Non E’ L’Inizio Di Una Maidunata

Se avessi farneticato immediatamente, probabilmente a quest’ora, al posto di quegli emeriti bastardi, in galera ci sarei io, non tanto per quanto avrei detto e che in buona sostanza ripeterò, quanto per l’estrema lunghezza della farneticazione, necessità data dal fatto che cose del genere non si possono commentare con poche righe.

Lo spunto, quasi involontariamente, me lo ha fornito la solita “Mina Vagante” che esplode al momento opportuno, senza pensare ai danni che può fare, ovvero, pensandoci bene ed in maniera oculata. Anziani e malati disabili picchiati. A Isernia scoperta “clinica degli orrori”. Ovviamente, non poteva mancare il suo commento che sembrerebbe non entrarci niente con il tema: “Solo il personale territoriale non bastava a eseguire i provvedimenti restrittivi?”. Per rispondere a tono a ciò che ha detto Mario, io ho affermato che evidentemente no. Certe bestie vanno anche menate e se così è successo, (come sinceramente spero), è chiaro che c’è stata la fila e che quindi coloro che volevano togliersi la soddisfazione di “vendemmiare”, (vale a dire: Pestare come l’uva), operando su simili parassiti, dovevano necessariamente arrivare da altri luoghi, vista la scarsa popolazione locale.

Al di là di quanto abbiamo detto in maniera ironica, ribadendo che il titolo, in parte fregato alla pezza d’appoggio che il buon Mario mi aveva fornita per il prossimo “Barile Raschiato”, quel titolo dicevo, non è l’inizio della strofa di una maidunata, perché a quella gente, se pur potente, più che le maidunate, andrebbero indirizzati lanci di piranha, visto che per farli sparire facendoli anche soffrire, questo è il miglior sistema. Lo stesso trattamento però, andrebbe riservato a chi è stato cresciuto a pane e vizi da quei poveracci che ora spero che non debbano più soffrire, persone che hanno commesso il grave errore di considerare figli, quegli esseri che, al momento opportuno, hanno pensato bene di allontanare di casa chi non poteva più servire alla loro causa. Questi delinquenti al pari di coloro che sono stati arrestati senza venir portati in galera, andrebbero messi a confronto con gli aguzzini che per quel lavoro si facevano pagare, per vedere chi, fra costoro, è più colpevole.

Chi scrive, sa cosa vuol dire venir deportato contro la propria volontà in luoghi che assomigliano a carceri e che sono autorizzati dallo stato italiano come “opere pie”, luoghi che di pio non hanno nulla ma che servono a creare chi poi si ribella a questo Stato che si ammanta di moralismi e quanto di simile per non riconoscere e rimediare ai propri errori là dove sia possibile. E’ questa la ragione del grido di protesta che non può non levarsi, in favore di gente che ha avuta la sola sfacciata colpa di non morire quand’è diventata inutile ed un peso per chi, viziato, non avrebbe dovuto avere nemmeno il diritto di nascere.