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PADRE ANTONIO ROCCO. DAL SUO ESEMPIO MISSIONARIO NASCE LA NUOVA CASA FAMIGLIA

Di Michele Petraroia

PADRE ANTONIO ROCCO. DAL SUO ESEMPIO MISSIONARIO NASCE LA NUOVA CASA FAMIGLIA PER MINORI “MATER ORPHANORUM” A CERCEMAGGIORE, TERRA NATALE DEL FONDATORE DELL’ORDINE.

Il 7 ottobre 2014 alle ore 17,30 con una cerimonia raccolta, sobria e di una semplicità scarna ed essenziale, è stata inaugurata a Cercemaggiore, la nuova casa famiglia per minori “Villa Carmen” dal nome della madre di Padre Antonio Rocco, sacerdote molisano dalla tempra straordinaria, capace di ricostruire nel 1944-45 dalle macerie del Castello CARAFA distrutto dai bombardamenti il primo luogo di accoglienza per bambini abbandonati esattamente a pochi passi da dove sorge la nuova struttura. Nei 69 anni che ci separano da quel Molise del 1945, grazie all’azione illuminata di quel giovane prete cercese, sono stati costruiti istituti per minori e comunità alloggio in Lombardia e a Milano dove c’è la sede dell’Ordine, in Guatemala, San Salvador, Honduras, Colombia e Camerun con un percorso virtuoso che ha saputo offrire a migliaia di bimbi, adolescenti e ragazzi, un luogo dove crescere, essere accuditi e studiare.

In Molise per via delle norme intervenute nella legislazione era rimasta attiva la sede di Cercepiccola nel mentre il Castello Carafa risistemato da Padre Rocco non rientrava più nei criteri di legge. Ed è per questo che Suor Marisa e tutto l’Ordine della MATER ORPHANORUM a partire dalla Madre Generale Suor Giovanna Velasquez si sono prodigate per aprire una Casa Famiglia nel paese natale del Padre Fondatore, così che quella prima pietra molisana rimanesse a riferimento per le tante strutture sparse in tre continenti.

Il ristretto nucleo di persone ed amministratori che hanno voluto condividere l’inaugurazione insieme a Padre Giancarlo Bregantini non hanno potuto evitare di leggere nello sguardo di Suor Marisa e delle consorelle guatemalteche quel filo di emozione per aver portato a termine un’opera con un elevato valore simbolico oltre che di forte utilità sociale.

Nel breve indirizzo di saluto ho voluto aggiungere ai ringraziamenti per tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione della Casa Famiglia, l’augurio che il Molise torni ad apprezzare l’esempio di un missionario capace di rendere concrete le utopie, sia negli anni in cui è vissuto e sia oggi con la continuità dell’azione delle Suore dell’unico Ordine fondato in tempi recenti da un molisano.

Nell’abbracciare la Madre Generale Suor Giovanna Velasquez ho condiviso con lei un pensiero rivolto ad una suora del Salvador che per molti anni ha operato a Cercemaggiore e da qualche mese ha avuto il coraggio di andare in una nuova Casa Famiglia nei pressi di MEDELLIN in una zona ad alto rischio della Colombia, e a Suor Filomena Zappone che a breve aprirà il terzo orfanotrofio del Camerun a YAOUNDE’ dove opera dal 1968. Il Molise si riappropri del valore dell’opera di Padre Rocco e Cercemaggiore non dimentichi il suo esempio.