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«Il Peccato Insidia La Chiesa»

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Anna Mignogna E Presa Da Internet

O Forse E’ Il Contrario?

La Madonna Del Rosario, del 3 ottobre 2010

Mentre sta per iniziare a Gambatesa la passeggiata che porta in giro la statua che ti ho appena mostrata, cosa che sarà seguita oggi pomeriggio da un concerto denominato “Rock In Gamba”, che vedrà protagonisti almeno un paio di gruppi musicali gambatesani, più il solito Antonello Moffa da Riccia, cosa della quale forse parlerò stasera, io, in maniera laica e come hai visto con foto che non sono di oggi, torno a parlare della schizofrenia che esiste fra ciò che dice e ciò che all’atto pratico fa, chi si ritiene unico proprietario e gestore di Dio, sapendo bene che ciò, già è clamorosamente falso.

Papa Francesco

«Il peccato insidia la Chiesa». E’ questa la frase più importante detta la scorsa settimana da Papa Francesco, (come riportato nella pezza d’appoggio appena proposta), ma è la stessa lagna che sento praticamente da quando sono nato.

E se fosse il contrario?

Tu che mi leggi da quand’ho deciso di darti fastidio con le mie farneticazioni, non avrai dubbi sul fatto che io la pensi proprio secondo la supposizione presente nel sottotitolo, supposizione che diventa supposta proprio per chi, peccatore, volendo confrontarsi con quella gente, viene ostracizzato e quando possibile cacciato perché, a loro dire, indegno, in quanto si permette di contraddire sempre chi, (di nuovo a loro dire), ha il diritto/dovere di essere l’unica voce in capitolo.

Facile ora sarebbe dire che chi è colpevole, se fa parte del clero, ha imparato talmente bene a fare la vittima che ormai, da professionista qual è, rigira la frittata e dice di trovarsi “come pecora fra i lupi”, volontariamente ed opportunisticamente dimenticando che il vero lupo è sotto i panni della pecora messa da me fra virgolette.

Evito dunque di sparare sulla croce opportunisticamente rossa in questo periodo, denunciando solo il settarismo che contraddistingue ampie frange di quell’azienda che, evidentemente in difficoltà a livello di fidelizzazione, si chiude a riccio, cercando di non perdere altri punti, utilizzando subdole forme di ricatto che, a lungo andare, verranno miseramente messe in luce.

A me dispiace solo per papa Francesco che, gesuita, forse sta combattendo una impari lotta contro quel potere più che temporale che lo minaccia giorno per giorno, come cerca di minacciare chi, peccatore immerso fino al collo nel peccato, ha dalla sua il fatto di poter girare a testa alta e senza vergogna, magari proprio per dire al resto dei peccatori, la maggioranza del genere umano, che stiano attenti a certe insidie, utili solo ad avvolgere il peccatore per l’appunto, con manti intrisi d’amore a prima vista, ma ipocritamente più lerci del peccato al quale l’uomo normale è normalmente abituato.