Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Forse Qualcosa Si Muove
Ti mostro una foto emblematica della situazione della quale ti parlerò più dettagliatamente domani, situazione che per il momento è stata arginata ma che se non cambiano le cose, si riproporrà in tutta la sua drammaticità.
Oggi, dal punto di vista della raccolta dei rifiuti a Gambatesa, abbiamo vissuta una giornata nera, alla stregua della peggiore Napoli. Se dal punto di vista amministrativo la C. G. I. L. dipartimento “Funzione Pubblica” ha diffidata la ECOJUNK per quanto concerne la situazione degli spazzini abbandonati a sé stessi, andando sul pratico, dopo che alcuni concittadini in mattinata hanno protestato per il fatto che da tre giorni non venivano svuotati i cassonetti e di conseguenza nel pomeriggio l’amministrazione municipale aveva chiesto il soccorso del comune di Tufara per poter avere l’autocompattatore con il quale recuperare i rifiuti non raccolti, verso le otto meno un quarto di questa sera, la Sindaca in persona ha fatto il giro dei bar per lasciare in affissione un documento con il quale l’amministrazione medesima si scusa con i cittadini per il disguido, (non ancora presente sul sito istituzionale di Gambatesa, quindi, non ancora in mio possesso), documento che attesta la verità, visto che la colpa di quanto accaduto va attribuita alla ECOJUNK ed alla sua cattiva organizzazione.
Fermo restando che personalmente io sia convinto del fatto che l’amministrazione municipale non abbia colpe in merito e che quindi non si debba scusare per problemi creati da altri, va registrato innanzitutto il repentino cambiamento nella gestione del problema, visto che, a differenza del periodo agostano, a nessuno è venuto in mente di interpellare i locali spazzini fuori orario di lavoro, mentre si è attinto al personale municipale che gli straordinari li riceve per delibera. Inoltre, dopo quanto accaduto e dopo tutto lo scritto che è partito da quest’inutile sito, finalmente possiamo auspicare che a breve si faccia giustizia, eliminando quei caporali dal nostro paesello, con sollievo di chi vi lavora e soprattutto di chi, pagando le tasse, gradisce che il lavoro venga svolto, regolarmente remunerato e soprattutto venga rasserenato un clima che definire da tempi antichi vuol dire non dire la piena verità.
Noi vogliamo che si possa tornare a vivere in pace ed a vedere che se gli spazzini lavorano ed i rifiuti vengono eliminati, gli spazzini medesimi abbiano in cambio ciò che la Legge prevede per loro. Solo così sarà possibile ristabilire un clima di collaborazione utile a tutti. Con ciò, voglio dire che se gli spazzini vivono tranquilli, chiedere a loro di adoperarsi in maniera più elastica sarà un gioco da ragazzi, atteso che stiamo parlando di persone fondamentalmente buone, persone però che allo stato dei fatti, se s’incazzano è il meno che possono fare.