Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Proseguiamo La Dimostrazione
Mentre nemmeno ieri gli spazzini di Gambatesa hanno ricevuto quello che dovrebbe essere il loro stipendio relativo al mese di agosto, cosa che mi porta a dire a mia volta che la ECOJUNK non ha capito niente e che presto faremo in modo che capisca, in attesa dell’inizio della battaglia per riavere ciò che è stato sottratto spudoratamente a questi lavoratori, diffamati alla bisogna, proseguiamo la dimostrazione del fatto che quanto blaterato da chi cerca di fare il furbo, risulti miseramente falso e tendenzioso. Ti porto dunque con me a vedere il lavoro immortalato in varie fasi ed anche qualcosa di più.
Questo era il primo tratto; ora però, viste le proteste e la cattiva volontà nel risolvere il problema “piccioni” in Gambatesa da parte dell’attuale, come della precedente amministrazione municipale addossando agli spazzini tal mancanza di pulizia, ti mostro come viene pulito ciò che poco dopo è di nuovo più sporco di prima.
Tornando poi a fare il giro turistico della monnezza,
non possiamo non soffermarci davanti alle scuole, (ormai solo elementari), centro che dovrebbe insegnare ai futuri adulti e nostri concittadini, quella civiltà che evidentemente gli adulti attuali non hanno.
A ciò, aggiungiamo che evidentemente la voglia di schiavizzare gli spazzini di Gambatesa, pervade anche dipendenti municipali che prima erano colleghi di questi lavoratori. Sto parlando di chi, (a detta di Salvatore: Carlo Concettini u furnar), tagliata l’erba e depositata questa nel cassonetto che Salvatore per l’appunto, giorno per giorno utilizza per spazzare il paese e raccoglierne in mobilità i rifiuti, quel cassonetto dicevo, è stato lasciato senza venir svuotato, come se poi questo incarico fosse d’obbligo a chi se ne sarebbe dovuto servire dopo.
Signori del municipio, Gli spazzini non sono vostri servi: E’ fatto obbligo anche a voi rispettarli se avete un po’ di buona educazione.
Riprendendo il giro, eccoci là dove più di qualcuno, (che nel pulire casa propria, scopa i propri avanzi in mezzo alla strada, come si faceva nei tempi antichi, vizio duro a morire): In Vicolo primo municipio, ovvero Abbash p’a stalluccia. Qui, alle cinque e mezza del mattino, tutto ti aspetti di trovare, tranne quanto sto per mostrarti:
Nei locali di servizio del municipio infatti, la luce della stanza nella quale è allocata la caldaia, era allegramente accesa senza che all’interno di quell’ambiente vi fosse anima viva.
Chi paga quello spreco?
Naturalmente noi tutti con l’imminente TASI!
Tornando al giro, senza ulteriori commenti arriviamo alla fine anche per questa settimana,
senza veder progressi neppure fra gli attrezzi da lavoro dei miei amici.
Va aggiunto per dovere di cronaca che pare che l’autocompattatore del municipio di Gambatesa, mezzo che fino ad ora tante soddisfazioni ci ha date ma tante ne ha date anche ai vari tecnici che in vario modo hanno dovuto ripararlo, sia inesorabilmente passato a miglior vita. Per questo e forse non solo, ieri e l’altro ieri a Gambatesa non abbiamo avuto l’onore del ritiro dei rifiuti depositati nei cassonetti, chiaramente stracolmi alla faccia della “Crisi”. Io non ho fatto fotografare lo scempio, ma se oggi sarà la stessa storia, (pare che per una settimana ci verrà in soccorso/prestito l’autocompattatore di Tufara, come fosse uno scolaro delle elementari), farò scattare le giuste foto, e le pubblicherò, non tanto per denigrare Gambatesa, quanto per difendere Salvatore e Donato, ai quali i benpensanti di turno si affretteranno a dare la colpa pur di non pagar loro il dovuto per il lavoro fatto.
Cosa troveremo di diverso la prossima settimana?
Lo saprai mercoledì prossimo, con puntualità teutonica!