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Genni A Carogna Nell’Italia Della Vergogna!

Di Mario Ricca

Stato Più Infame Degli Infami!

Affermare che l’Italia è un Paese di merda, pare costituisca reato quindi evito di dirlo pur essendone fermamente convinto.
Affermare che lo stato italiano, (lo scrivo in minuscolo per una forma di disprezzo liberista), è formato da pagliacci che non sono degni nemmeno di essere chiamati delinquenti è reato?
L’arresto del signor Gennaro De Tommaso, è l’ennesimo atto ipocrita da parte di uno stato che ci prende per il culo nel tentativo, (chiedo scusa per il gioco di parole), di farci credere di essere credibile e autorevole.
I dettagli della vicenda sono riportati in questo articolo:
Scontri durante Coppa Italia, la Digos arresta Genny ‘a carogna.

Premetto che nei confronti di Genny a carogna non provo nessuna simpatia anzi, per me il fatto che è un tifoso e quindi in qualche modo ha degli ideali, la sua etnia di provenienza, ne fanno a mio avviso un essere degno del mio disprezzo di conseguenza, una volta tanto non sono politicamente di parte. Tuttavia non mi piace per niente vedere che in Italia qualcuno possa venire arrestato per:

1° Aver condotto una presunta trattativa tra autorità e tifoseria (negazione dell’autorità e resistenza almeno secondo Televideo Rai). Ma scusate le “autorità” non discutono sempre con gli organizzatori delle manifestazioni, per evitare le violenze? Al G8 di Genova non discutevano con i vari Casarini, Agnoletto e Caruso? Nonostante le trattative delle “autorità” le violenze ci sono state, le devastazioni della città anche e nonostante ciò 2 dei tre soggetti sono finiti in parlamento (Casarini era candidato ma non eletto). Qualcuno si è indignato? Mi si spiega la differenza, a parte il fatto che Genny a carogna è riuscito a calmare i suoi?

2° Esposizione di striscioni inneggianti alla violenza per la maglietta con la scritta “Speziale libero”. Ammesso e non concesso che un decreto su uno striscione valga anche per una maglietta, e premesso che invocare la libertà di un omicida è una cosa che non condivido, può essere ciò reato? Gli stessi che invocavano l’arresto erano gli stessi che facevano i cortei “Bompressi libero” (condannato per l’omicidio del Commissario Calabresi), o le tante invocazioni di libertà per i vari Brigatisti Rossi e compagni vari, nessuno però si è sognato di sostenere che ciò potesse essere “incitazione alla violenza”. Qualcuno mi spiega la differenza?

Se dalla Sinistra non mi aspettavo niente dato che sono abituati da sempre alla “doppia morale”: forcaioli con quelli della parte opposta e ipergarantisti con i loro (basti pensare la gazzarra che facevano con i “nemici” durante tangentopoli, ma trattavano come un eroe Greganti perché “non aveva parlato”); mi stupisco del silenzio dei sedicenti liberali, radicali, garantisti vari.

Un silenzio assordante.

Ricapitolando, abbiamo uno stato che tratta con un delinquente perché incapace di gestire l’ordine pubblico, che a acque calmate per apparire credibile agli occhi della pubblica opinione, arresta chi cinque mesi prima, ha salvato il deretano di vertici delle forze dell’ordine, Viminale e forse anche Governo, presente in quella scellerata serata col suo massimo rappresentante.
Arresto tardivo e ridicolo, da parte di chi privo di credibilità, vuol vendere un’autorevolezza che non possiede ma che millanta!

Cosa succederà la prossima volta che ci saranno scontri e che avremo un altro Genny a carogna a capo delle frange violente?

Il benpensante di turno dirà “ma lo stato non può scendere a patti con i delinquenti”… A quest’imbecille ricordo che in quella serata di maggio, lo stato scese a patti perché non si assunse le proprie responsabilità con la scusa dell’incolumità degli spettatori. Uno stato che non consente agli operatori di Polizia di aprire il fuoco sui facinorosi per non urtare le “sensibilità” social-catto-comuniste e che quindi rende tanto le manifestazioni sportive, quanto quelle di protesta, zone franche dove ognuno può fare impunemente quel che vuole, uno stato del genere, non può millantare ne credibilità ne autorevolezza!