Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Scusa Il Conflitto D’Interesse, Ma Tutto Il Resto E’ Diffamazione
“questo non ha capito niente!”. Sono queste le parole che stamattina il buon Donato si è sentito dire al telefono a proposito di Totore, da Antonio Zoccolillo, emissario della ECOJUNK, da me fino ad ora definita cooperativa ma che pare sia una S. R. L., definizione della quale parlerò alla fine con la massima chiarezza.
Ma che è successo ancora?
I fatti:
Ricorderai del “Processo” al quale i miei amici spazzini sono stati sottoposti l’altro ieri, per aver il torto di essersi ribellati ad una situazione di schiavitù, ormai non più tollerabile, situazione che, unitamente alle tante testate giornalistiche ed ai tanti blog, ho portata all’esame della tua intelligenza, situazione che, così esposta, sta iniziando a svegliare le coscienze di tanti, ma soprattutto sta cominciando a far comprendere a chi deve, che non si può più andare avanti in questo modo, toccando gli interessi di questa gente, a vantaggio di chi, i propri interessi, li ha visti fino ad ora lesi.
Tornando al “Processo”, fra le tante cose dette, il tribunale della ECOJUNK, pur di trovare il modo di non pagare gli spazzini di Gambatesa, ha affermato che questi non svolgono a pieno il lavoro per il quale chiedono lo stipendio, ciò, sulla base di una segnalazione pervenuta dal municipio di Gambatesa che, evidentemente per accordo fra quell’ente e la società che dà lavoro agli spazzini, pretende ben altro, cosa che va al di là di quanto imposto agli spazzini medesimi, per effetto del contratto che questi ultimi hanno stipulato con la società intermediaria suddetta.
A questo punto, visto che il dire agli spazzini che non fanno il proprio dovere può venir considerato diffamazione, Salvatore, per coprirsi le spalle, sapendo di aver perso il normale rapporto di fiducia che lo legava al proprio datore di lavoro, si è cautelato con l’unico sistema legalmente valido: Fotografare quanto fa, procedendo periodicamente in questo modo. A ciò, visto che siamo amici e che collaboriamo alla vita di quest’inutile sito, io, in piena libertà, ho deciso di aggiungere che quelle foto debbano venir mostrate al mondo, proprio perché poi si possa dire chi ha ragione.
I primi due scatti risalgono a ieri mattina, vale a dire qualche ora dopo il “Processo”, constatato che Totore si era già ripreso dalle cinquanta frustate date con il flagello di chi crede di sapersi spiegare senza ottemperare ai propri impegni. In questo caso, visto che si dice che gli spazzini di Gambatesa non lavorano, è importante vedere che oltre a fare il proprio dovere, i Nostri operano senza nessun sistema di riparo dalle intemperie. Ieri mattina pioveva e Totore, senza alcun impermeabile, lavorava ed i frutti si vedono.
Il resto lo vedi con i tuoi occhi e non puoi dire il contrario. Puoi parlare, (volendo), se dopo qualche ora trovi sporco, ma ciò non va imputato al lavoro degli spazzini, bensì alla maleducazione dei gambatesani ed all’interesse di alcuni di mettere in cattiva luce gli operatori ecologici locali.
Per concludere, è bene vedere con quali mezzi la S. R. L. della quale sto trattando, permette ai propri dipendenti di lavorare. So per terze fonti che la ditta che fornisce le scope agli spazzini di Gambatesa, ultimamente si sta rifiutando di dargliene, per via che le forniture precedenti risultano non onorate in termini di pagamento. Insomma: Questi, oltre a non pagare gli spazzini, non pagano nemmeno le scope.
Ecco come siamo ridotti.
In definitiva, questa S. R. L., che mi pregio di definire Società per il Ricatto ai Lavoratori, cerca di sgattaiolare in tutti i modi per non pagare e pretende di aver ragione. Lo stesso Salvatore, nel raccontarmi del “processo” di giovedì scorso, volendo parlare delle incongruenze fra quanto dichiarato in quello che la ECOJUNK definisce “busta Paga”, ed il reale versamento di danaro in favore di chi lo ha guadagnato nelle condizioni che ti ho mostrato sopra, avendo di fronte tal Antonio Cocca, (che deve essere colui che gestisce proprio il ramo “buste paga”, lo stesso Salvatore, dicevo, si è sentito dire dal Cocca che, causa impegni sopraggiunti, il Cocca medesimo doveva abbandonare la riunione.
Ma come: Prima mi fai fare tanti chilometri, (cosa che da gente educata, avreste dovuto fare voi), poi, vedendo la mala parata, ti dilegui?
Insomma: Lo dico ad Antonio Zoccolillo, (che ho saputo esser diventato il nostro sesto lettore): Sei tu, caro Zoccolillo, che non hai capito niente ed a breve te ne darò la dimostrazione pratica. I miei amici sono nel giusto e voi li state turlupinando, mettendo a dura prova la pazienza di gente normalmente mansueta e forse un po’ troppo remissiva. Loro hanno lanciato l’allarme e mi hanno chiesto aiuto, io, da quasi cinque anni, do loro l’aiuto richiesto, senza pensare che io un posto ce l’ho e soprattutto senza pensare di fregarli o chieder loro qualcosa in cambio, come cercate di dire voi per convincere Donato e Salvatore a desistere dal chiedermi aiuto, sapendo che con questo aiuto ho colpito nel segno. Come scrissi a suo tempo al vostro Lucio Di Stasio, a proposito del chi sono io, lo ribadisco: Io sono uno che ha bisogno costantemente di aiuto dai propri amici e che se può, ricambia questo sentimento, magari con gli interessi, interessi che però valgono per gli amici, trasformandosi in armi micidiali nei confronti dei nemici, nemici che oggi vedo nei componenti della ECOJUNK S. R. L., gente che crede che con minacce e diffamazioni può riprendere il controllo ed il dominio su chi, stanco, ora si fa rivalere, costi quel che costi.