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NAPOLI: Laboratorio Del Paese!

Di Mario Ricca

Facciamo I Conti Con La Realtà E Prendiamone Atto

La vicenda del minore che ha trovato la morte a Napoli in seguito a un suo atteggiamento scellerato è stata già trattata su questo sito: (Qui se vuoi rileggere), episodio che conferma ulteriormente che l’accanimento terapeutico è solo un dispendio di risorse economiche e umane inutile perché il malato terminale non ha futuro e la bilancia penderà solo dalla parte dei costi senza produrre benefici.

Napoli è come un malato incurabile, un malato che non merita aiuto perché non si lascia aiutare perché è talmente abituato a sguazzare nel marciume da esso generato e prodotto che non riesce più a farne a meno.

La tragedia del Quartiere Traiano ne è la prova, testimoni collaborativi spuntati come funghi per un fatto accaduto alle tre di notte sol perché a sparare è stato un tutore dell’ordine, a fronte dell’assoluta omertà che vige quando vengono commessi delitti di stampo camorristico in pieno giorno.

Sia chiaro, io non critico perché non ne possiedo i mezzi intellettuali considerando la legalità opzione alternativa per la conduzione dell’esistenza. La mia è solo una fredda considerazione dei fatti alla luce di quanto osservo leggermente figlia del mio razzismo xenofobo dal momento che non considero miei connazionali i napoletani. Però la mia ignoranza deve fare i conti col reale e sulla carta pure questi sono italiani e quindi si potrebbe fare in modo di dare a costoro la possibilità di essere d’utilità al Paese intero.

Come?
Presto detto.

E’ acclarato che in quei posti lo Stato è abusivo, ospite spesso non gradito perché fuori da un contesto antropologico dove il concetto di legalità non appartiene alla forma mentis della gente del luogo. Allora mi domando, perché non sopprimere tutti presidi di pubblica sicurezza e le strutture giudiziarie del posto e demandare tutto alla Camorra? La storia di mezzo secolo ci dimostra che li la Camorra non solo ha più autorità, ma ha più autorevolezza dello Stato che forse è anche corresponsabile di questa situazione. Ma è inutile stare a guardare di chi sono le colpe tanto il passato non si cambia come ci insegna il “chi ha avut’ ha avut’ parto di una genialità Partenopea non recepita dal napo-letame. Demandare l’ordine alla Camorra, ridurrebbe i costi aumentando i benefici e potrebbe essere una forma sperimentale sulla cui scia positiva si potrebbe per esempio, delegare Zia Mafia per la gestione dell’immigrazione in Sicilia…

Non ci prendiamo per i fondelli:
In Italia lo Stato ha fallito.

Si faccia in modo di trarre vantaggi anche da quello che la società detta civile considera il male, altrimenti è inutile tenere in vita un malato terminale.
L’alternativa sarebbe la natura e lo slogan per invocarne l’intervento sarebbe:

“Da Forcella Ai Campi Flegrei, Vesuvio, Regalaci Un’Altra Pompei”!