GAMBATESA: Comunicato Dell’Amministrazione Municipale Inerente L’Accorpamento Delle Scuole
3 Settembre 2014
ACCORPAMENTO ISTITUTI SCOLASTICI GAMBATESA TUFARA
4 Settembre 2014
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LETTERA A MATTEO RENZI: Forza E Ancora Forza ma…

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet

Facciamone Una Tradizione!

Matteo Renzi

Mi piace. E’ questo che scriverei se fossi su Facebook, (Dio me ne scampi e liberi), a proposito della strana idea che mi è venuta per colpa del sole cocente d’agosto: Scrivere a Matteo Renzi ogni volta che il Nostro invia la sua eNews e porre problemi sui quali riflettere e magari trarne valide conclusioni per il bene di tutti, come ho già fatto qui. Per questo, ecco quant’ho scritto ieri, scritto dal quale ho tagliato il privato, scritto già letto e confermato sia pur con l’ora del meridiano zero.

“Da: “Vittorio Venditti” (postmaster@gambatesaweb.it)
A: (matteo@governo.it)
Oggetto: Breve riflessione
Data: mercoledì 3 settembre 2014 09.41

Ciao Matteo,
visto che ti fa piacere leggere le nostre chiacchiere, eccomi a te, sperando che ciò non sia troppo disturbo per il tuo lavoro nel quale credo.

Passiamo a ciò che vorrei porre all’attenzione della tua intelligenza.

Leggendo l’eNews 384 e partendo dal tuo viaggio in Iraq, pur apprezzando e comprendendo il tuo punto di vista, sommessamente t’invito a riflettere sul fatto che l’Europa, oltre ad essere ciò che hai detto tu, è anche fra i fornitori di armi che oggi vengono utilizzate per creare quanto in essere e l’Italia, purtroppo, non è stata in secondo piano. Ovviamente non mi riferisco allo svuota magazzini che hai fatto, mandando le armi ai curdi, ma parlo delle vendite precedentemente portate a termine dai nostri governi del tempo verso Baghdad, vendite di mine anti uomo e quant’altro di simile, prodotto con maestria in Italia, prodotto però che ora è nocivo per le popolazioni del luogo, obiettivo di quei soliti noti che a loro piacimento decidono se, dove e quando proporre un po’ di “fuochi d’artificio”.

Un secondo tema che so che ti sta a cuore è la scuola ed io, da quel cattivo che sono, lo voglio abbinare al tema “disabili”, in particolare, non vedenti, secondo tema che con la crisi in atto è diventato un problema, atteso che al disinteresse proposto dalle associazioni che dovrebbero tutelare gli interessi di questa categoria, vada aggiunto lo scarso interesse degli sviluppatori di software, cosa che nella scuola che vuoi proporre tu all’Italia, è di fondamentale importanza.
Succede infatti che a quel Braille tanto osannato da gente da rottamare, non viene sostituito quasi nulla in termine di programmi per la gestione di computer, tablet e telefonini, veri mezzi per lo studio del futuro anche per chi non vede.
Ultimamente, constatata l’esclusiva voglia di piangersi addosso delle associazioni di categoria, a mie spese ho provveduto a fare il punto della situazione in merito all’usabilità reale di quanto la tecnologia mette a disposizione dell’intero genere umano, ragazzi non vedenti compresi e sono arrivato a questa soluzione.
Lo scritto è incentrato sull’usabilità dei telefonini e tablet in particolare, ma ti lascio immaginare quale possa essere il disagio per chi non vede, nella gestione di libri digitali e quant’altro di simile. Per essere più chiaro e tornare solo ai telefonini, ti dico che se riesco a leggere un sms del tipo che inviasti tu quando perdemmo le primarie: “Adotta un bersaniano” e rispondere autonomamente, ciò è per effetto di vecchia tecnologia ormai in disuso e che se dovessi voler acquistare a mezzo telefonino o tablet un biglietto per un mezzo pubblico, farei prima ad andare a piedi.

A proposito poi delle strutture scolastiche, visto che sicuramente non puoi conoscere quanto accade in un piccolo paese come Gambatesa, ti dico solo che per ragioni di accorpamento scolastico, nonostante lo sforzo sovrumano che la nostra Sindaca (Avv. Carmelina Genovese, anche locale segretaria del PD), sta facendo con il coinvolgere nelle decisioni in merito una popolazione a digiuno di certe capacità, nonostante tutto il resto, si sta proponendo una situazione grottesca per la quale, pur avendo Gambatesa una struttura scolastica da poco rimessa a nuovo e in regola con tutti i parametri di sicurezza, questa struttura che abbraccia l’intero ciclo della scuola dell’obbligo, sta per venir parzialmente abbandonata a vantaggio del probabile trasferimento dei pochi alunni di cui Gambatesa dispone, in altre scuole site in paesi limitrofi che sinceramente non so fino a che punto possano vantare tale sicurezza per l’incolumità e la salubrità da offrire a ragazzi ed insegnanti,tutto ciò perché da queste parti si fa ancora politica a colpi di campanile e lo Stato centrale non dispone dei paletti da non superare, lasciando forse un po’ troppa libertà d’iniziativa a chi, per propri futuri tornaconti, antepone inutili campanilismi a sicurezza e temi simili.
A ciò, aggiungiamo che si potrebbe eliminare molto in termini di spesa, cancellando ogni dirigenza scolastica locale e facendo in modo che i dirigenti scolastici provinciali, ovvero regionali, fossero in contatto con le scuole periferiche a mezzo banda larga, ma da queste parti, come più volte ho detto, la banda larga significa un gruppo di suonatori della mia stazza.

Potrei aggiungere altro, ma credo di averti dato già parecchio da pensare e quindi per questa volta tolgo il disturbo, salvo tornare a farmi presente nei tempi e nei modi che via via si riterranno necessari.
Un Saluto.

Vittorio”

“Il messaggio è stato letto in data mercoledì 3 settembre 2014 07:41:27 UTC.”