Dopo 40 Anni, La Villa Rustica Romana E’ Qui! CARRA’MBA! Che Sorpresa!

Di Vittorio Venditti

Un’Altra Bella Notizia Per Gambatesa!

Ancora un cambio di rotta per ciò che devo scrivere su quest’inutile sito, visto che razzolando nell’albo pretorio del sito istituzionale di Gambatesa, ho trovata una chicca che definire una bella cosa è senz’altro riduttivo. “LOC.PIANA DELLE NOCI-GAMBATESA FOGLIO N.24 RESTI DI VILLA RUSTICA ROMANA-COMUNICAZIONE DI AVVIO PROCEDIMENTO DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE ARCHEOLOGICO…”. E’ questo scritto fra virgolette che puoi leggere al reperto n 375, una cosa davvero nuova per Gambatesa.

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Nel documento puoi trovare che i primi saggi di scavo archeologico furono fatti quarant’anni fa e che da allora nessuno si è più interessato in maniera evidente alla sorte di quel tesoro nascosto, lasciando il tutto alla mercé di chi magari ha voluto prelevare qualche ricordino ed ora ne gode in maniera indisturbata alla faccia dei gambatesani. Nel frattempo a Sepino nel sito di Altilia si litiga sul poter o meno fare concerti che attraggono una quantità di turisti utile all’economia del luogo, così come arrivano visitatori a Pietrabbondante piuttosto che ad Isernia dove già da trent’anni di sicuro, si può ammirare l’Homo Aeserniensis.

Finalmente qualcuno ha messo, (sia pur per il momento solo in teoria), in risalto ciò che potrebbe farci ricchi! A noi piace però la pratica ed il ritorno economico, per cui, dopo quest’esposizione a sorpresa di un documento che a mio parere ha importanza capitale, auspico che l’amministrazione stessa ed ogni concittadino colto di buona volontà, mettendo da parte le proprie sia pur legittime idee politiche, insieme facciano presto a superare una stupida burocrazia che da quarant’anni ci vieta di fruire in tutti i sensi di un bene lasciatoci in eredità dai nostri antenati sanniti e romani che hanno abitata questa zona e che ora, inconsapevolmente, possono farci rialzare la testa, permettendoci di guadagnare con una parte importante del nostro petrolio che non ha fine: L’Arte e la Cultura.