Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Mimmo Callori, Luca D’Alessandro, Salvatore Di Maria, Marco Frosali E Ferdinando Leonardi
La Notte Scorsa
Oggi è il quindici di agosto e per chi non deve avere a che fare con Santa romana Chiesa oggi è una giornata di routine, se non fosse per il fatto che in questo periodo, tutti, ma proprio tutti, la sera fanno festa ed i paesi sono più popolati che di giorno. Ti racconto dunque com’è andata per noi ieri sera, dopo la farneticazione precedente che t’invitava a seguire la serata-discoteca, così come già descritta.
Erano le dieci e mezza di sera e quindi si poteva uscire per avvicinarci al quindici di agosto in maniera spensierata. Detto fatto, primo stop al bar Trasce e Jsce per una prima birra per poi dirigerci in piazza Riccardo, dove come lo scorso anno si è allestita una discoteca all’aperto, preparata da una radio che non sono riuscito a capire da dove provenisse, (radio Number One), radio il cui sito ti ho già proposto.
La foto che ti ho appena mostrata dovrebbe dirti chiaramente come, alle dieci e quaranta si stesse svolgendo la serata. Io spero che il numero di partecipanti, con il passare del tempo sia aumentato, ma dispacci de “Il Segreto Di Pulcinella” mi dicono che purtroppo non è stato così.
Ad ogni buon conto, io, Totore e Marco, dopo una spina ed un panino presi allo stand del comitato feste, vista la mezzanotte appena passata, decidiamo di iniziare i festeggiamenti perché con il fatto che a Gambatesa si celebra la Madonna della Vittoria, chi porta questo nome ne fa il proprio onomastico, ottima occasione per festeggiare, magari alla faccia di chi si ritiene proprietario di marchi registrati con i quali campare, senza sapere che la Fede va al di là delle idee politicocommerciali professate da chi che sia.
Mentre con i miei due amici facevo queste riflessioni, ecco che si avvicina a noi Luca D’Alessandro, (Schiattarella), il quale entra nel discorso ricordandoci del “Topo festival” della serata precedente. Io non mi lascio sfuggire l’occasione per invitare Luca ad unirsi a noi e lui accetta di buon grado.
Decidiamo così di spostarci innanzitutto verso il Roxy bar dei cafter per prendere il primo intruglio da festa.
Dopo tanto tergiversare, finalmente all’una meno venti ecco che è pronto il primo giro di Negroni sbagliato al prosecco,
e di conseguenza il primo brindisi alla faccia mia.
Bevuto quanto sopra esposto, decidiamo di cambiare stazione e quindi ci spostiamo al Trasce e Jsce, dove ripetiamo sia il giro che la foto.
Da dire che per quanto concerne gli scatti, attiva è stata la collaborazione dei baristi, visto che, prima Ferdinando, poi Mimmo, si sono prestati per immortalare la banda che vedi, banda composta di gambatesani, banda comprendente anche chi, nella visione ottusa di taluni nostri concittadini, non potrebbe stare insieme a noi, stante la presenza in questo gruppo di gente che a dire di questi scemi dovrebbe essere in concorrenza, senza sapere che nello scambio d’idee, più che concorrenza esiste crescita.
Tornando ai fatti, va detto che in un quarto d’ora avevamo tracannato in termini alcolici più di quanto in tutta la serata, ragion per cui potevamo iniziare a far politica nel senso ateniese del termine. Così, mentre a Totore veniva una papagna memorabile, in grado di farlo dormire in piedi come fosse un cavallo, (tanto che il Nostro si è dovuto disimpegnare dalla discussione per andare a dormire), Io, Marco e Luca, usciti dal bar, abbiamo iniziato a parlare di quanto accaduto domenica scorsa, per arrivare a tenere ognuno le proprie posizioni, ribadite anche per quanto concerne il modus operandi della politica gambatesana dell’ultimo millennio, quella politica che ha fatto scadere il mio principale interlocutore, (Luca), nella banalità data dalla solita schedatura che si fa a Gambatesa della gente; nel caso specifico il Nostro mi ha marchiato come amico di Emilio, nulla di male se non fosse per il fatto che io da una vita combatto per essere indipendente da tutti, prova ne sia che quando vado a votare lo faccio fregandomene altamente di quanto ci viene promesso da chiunque, cosa che se non osservata alla lettera, mi costringerebbe a non recarmi alle urne, non fosse altro che per una questione di dignità. Intendiamoci: Non c’è nulla di male ad essere amico di chi che sia, ma la tua intelligenza ti dovrebbe mostrare che leggendo quanto scrivo da quasi quattro anni, tutto posso essere stato, fuorché amico indivisibile di una persona che rispetto ma che ho dovuto combattere con tutte le mie forze per poter ottenere di risolvere, se pur in parte, fatti che ora tornando a galla si ripropongono alla nuova amministrazione per venir trattati nella parte non toccata dalla precedente battaglia che, (con tutto il rispetto per Luca), ho dovuto combattere da solo e credo di dover continuare a combattere da solo, visti i presupposti che riprenderò nei prossimi giorni a feste terminate.
Ora, terminata questa farneticazione, uscirò per incontrare gli amici nell’unica chiesa che mi è concesso visitare, quei bar dai quali traggo chiacchiere che poi gratuitamente metto a tua disposizione, evitando di farmi pagare come fanno altri, anzi, pagando io, visto che, come detto, oggi è il mio onomastico ed io non mi nascondo.
E sta sera?
Anche questa sera, con precisione, non ci è dato sapere chi verrà ad allietare la serata. Quest’anno va così e quindi ne parleremo in giornata.