Di Vittorio Venditti
Quant’E’ Vero Che Dio Esiste
A volte, quando hai persa ogni speranza, Dio ti viene incontro e suggerisce, (secondo modalità solo a lui note), ai contendenti di smetterla.
Spero che sia questo il caso, in riferimento all’annosa questione della contrapposizione politica e non solo fra due maniere di gestire il tempo libero a Gambatesa.
Vengo al Dunque.
In anteprima, ti mostro un’informativa che nei prossimi giorni verrà spedita dall’Enel a tutti coloro che, per vari motivi, chiedono abitualmente forniture temporanee di energia elettrica.
Al di là dei vistosi cambiamenti che in futuro caratterizzeranno le nuove forniture, fra le righe del documento, è leggibile la possibilità per gli utenti di ottenere congrui risparmi qualora, calcolato adeguatamente il periodo festivo per cui viene richiesta la fornitura, si proceda con la stipula di un contratto unico per ogni contatore.
Ne consegue che se vi sono più feste distribuite nel periodo in esame, varrà sicuramente la pena di stipulare un unico contratto; ciò, per evitare il pagamento delle cifre una tantum che,, diversamente, andrebbero pagate festa per festa.
Considerato che ogni cifra bas iva e bollo compresi, si aggira attorno ai settanta euro, ogni individuo che vuol farsi definire intelligente, oltreché oculato e capace amministratore, non dovrebbe esitare un minuto di più a prevedere di consorziarsi con il Prossimo.
Tu mi dirai:
“Hai fatta la scoperta dell’acqua calda!
I comitati hanno un unico presidente!”
Sì, e la Pro loco?
Prendiamo ad esempio in esame il periodo che stiamo per vivere.
A partire dal prossimo sette e fino al ventiquattro compreso, si alterneranno tre enti a gestire le feste programmate:
1°: La Pro Loco;
2°: Il comitato della Madonna della Vittoria;
3°: Il comitato per i festeggiamenti in onore di San Bartolomeo apostolo.
Va considerata una quarta spesa, visto che le feste organizzate dalla Pro Loco, vengono proposte dal sette al tredici di agosto, per riprendere il sedici e terminare il venti dello stesso mese.
Considerato tutto, ed avendo la possibilità di ripartire la spesa per l’energia effettivamente consumata, (il contatore si può leggere), a chi non verrebbe la voglia di spartire per quattro la cifra di settanta euro, anziché moltiplicarla per lo stesso numero?
Ma per far questo bisogna convivere!
A questo punto, abbiamo due possibilità:
La prima, quella di far Pace e risparmiare danaro, da utilizzare magari per rendere ancor più belle le feste in questione;
La seconda, quella di andare ognuno per sé, facendo però, la figura dei farlocchi al cospetto di chi, in un modo o nell’altro, è invitato a contribuire economicamente per la realizzazione delle feste stesse.
Considerato che il gambatesano medio, se non costretto da altri e spesso per ragioni a lui stesso sconosciute, è in grado di comprendere questa mia farneticazione, auspico che per il futuro si tenga conto della prima delle due ipotesi sopra descritte.
Diversamente, saremo masochisti al punto di dover avallare l’idea secondo la quale sarebbe meglio evitare di pensare di fare delle feste, utili evidentemente solo a chi, con quelle, sa di potersi mettere in luce agli occhi del paese, esclusivamente per il proprio tornaconto personale.
A ciò, va agiunta l’eventuale e succulenta possibilità, (offertami su un piatto d’argento), di sbertulare per l’eternità i belligeranti in questione, arricchendo di inutili ma irridenti articoli, l’archivio di quest’altrettanto inutile sito.
Meditate gente, meditate!