ESTATE GAMBATESANA: 3a Serata. In Aggiunta
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Da Michele
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Ringraziamento Ed Avvertimento

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Per La Serie: “A Pazzij D’I Can, Jesc’A ‘Ndorzacul”

Il Branco

Questi erano i cani che nei giorni scorsi infestavano fastidiosamente Gambatesa, cani prontamente allontanati dal paesello dalla vigilessa, perché evidentemente la volontà di rispettare il decoro del borgo espressa dalla nuova amministrazione municipale fa valere il diritto dei cristiani di avere la preminenza sugli animali, cosa che prima non accadeva, cosa della quale intendo sentitamente ringraziare Carmelina Genovese ed il suo staff. Diversamente il seguito.

I Fatti:

Ieri pomeriggio, poco dopo le sèi, come al solito sono uscito per recarmi al bar, in questo caso il Roxy. Sedutomi al solito sgabello ed ordinata la consueta birra, ad un certo punto mi sento toccare con un dito il braccio sinistro ed una voce mi dice perentoria: “Sappi che ti prendi una denuncia”; al che d’istinto rispondo Perché? Ma chi aveva detta tal frase, da vigliacca qual è, si era già allontanata.
Rientrato in me, dopo aver realizzato di chi fosse la voce che aveva proferita tal minaccia, ho detto quasi spontaneamente: Questa ha rotto gli zebedèi. E’ infatti di una donna di Gambatesa, dedita alle provocazioni, probabilmente per fame o quanto di simile, la voce della minacciante.
Da piccolo, stando in collegio a Roma, imparai un proverbio che girava fra noi allora bambini, proverbio che recitava: “La prima. si perdona, (leggi quasi alla fine di questa farneticazione), la seconda si ragiona, (e lo sto facendo or ora), la terza si bastona”, per cui, visto il fatto che la Nostra ieri pomeriggio era nelle piene facoltà d’intendere e di volere e qualora volesse mettere in atto il suo stupido proposito, non si sa bene su quali basi campato, alla notifica della denuncia in questione, quindi, carta alla mano, nel pubblicarla su quest’inutile sito, (e nessuno può impedirmelo trattandosi di documento che mi riguarda in prima persona, provvederò a fare nome, cognome e soprannome della pazza in questione, aggiungendo eventualmente anche le sue gesta, suffragate da testimonianza. Per questo, avverto i locali carabinieri che questo scritto ha valore di controdenuncia, che eventualmente verrà puntualizzata in caserma con l’aggiunta di quanto previsto dalla Legge per chi molesta il Prossimo.

Alla pazza in questione ed ai suoi mandanti: Sei stata avvertita. Regolati! Perché come detto:
“A Pazzij D’I Can, Jesc’A ‘Ndorzacul”.

A te che hai la pazienza di leggermi: Di seguito leggerai qualcosa di più interessante…