GAMBATESA: LA PRO LOCO ANNULLA TUTTE LE MANIFESTAZIONI
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OK, LE FESTE SI FANNO: NULLA E’ CAMBIATO, NULLA E’ PERDUTO!
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Riflessione

Di Stefano Venditti

Il Rimpianto Unito Al Rimorso E’ Difficile Da Digerire!

Non ci posso credere! Così ho risposto a Vittorio che circa una trentina di minuti fa mi ha telefonato e mi ha messo al corrente di quanto di clamoroso si sta svolgendo a Gambatesa in queste ore. Non voglio entrare nel merito delle decisioni prese dal presidente della Pro Loco o dall’attuale Amministrazione comunale, ma come amico di Gambatesa che non risiede nel paese, mi auguro di potermi fregiare di tale qualifica, è giusto che ponga alla vostra attenzione una mia riflessione.

Quando Riccardo mi ha contattato per chiedermi di far parte della giuria anche per quest’anno dopo l’esperienza di due anni fa debbo dire che ho accolto la notizia con molta gioia tanto da ribadire a Riccardo che l’onore era il mio di poter dare il mio contributo ad una manifestazione che per la sua importanza non è più solo patrimonio di Gambatesa e dei gambatesani ma del’intero Molise e dei molisani tutti. Avevo già iniziato a fantasticare sui testi e sulle melodie che avrei dovuto valutare insieme ai miei colleghi, visto che Riccardo mi aveva detto che il livello medio di quest’anno dei contendenti è decisamente più elevato delle prime edizioni, e poi il fulmine a ciel sereno. Da occhio esterno non posso che inviare un messaggio al Presidente della Pro Loco e all’attuale Sindaco di trovare un compromesso o quantomeno un modo pacifico di buon vivere perché a rimetterci non è solo la popolazione di Gambatesa ma l’intero settore culturale e turistico della regione Molise. Con i dovuti paragoni è come se ad Agnone annullassero la N’Docciata, e come se a Campobasso annullassero I Misteri, e come se a Bojano annullassero il Ver Sacrum. Sarebbe un errore grande come una casa! Voglio solo ribadire che il Festival proprio per la sua importanza e per la sua valenza, dovuta proprio all’impegno profuso negli anni da gambatesani e non, ha travalicato i confini del paese ed è diventato a tutti gli effetti un appuntamento fisso dell’estate molisana. Lo “sgarro” se di tale si può parlare non resterebbe all’interno dei confini di Gambatesa, ma avrebbe un effetto dirompente nei quattro angoli del Molise. Ne vale davvero la pena? Merita gambatesa e il Molise un simile affronto? Non credo! Anche perché, forse, se il Festival chiude i battenti non li riaprirà più! Non fate morire la cultura, non fate morire il Festival, non togliete al Molise l’ennesima manifestazione di valore! Per il bene di tutti superate le difficoltà e le incomprensioni e andate avanti!

Il rimpianto unito al rimorso è difficile da digerire!