Di Marco Frosali
In una estate in cui il tempo ha fatto le bizze costringendomi ad annullare per quest’anno il mio classico ‘giretto’ estivo insieme a Sara, (sarà per l’anno prossimo!), l’altra sera decido di prendere parte ad una cena a base di pesce in quel di Ostia assieme alla Zoccola Dura del club, rimasta anch’essa in una Roma meno deserta del solito. E così verso le 19, mi reco nella rimessa dietro casa e salgo in sella a Sara per dirigermi verso la meta prefissata…ma per raggiungere la Cristoforo Colombo (4km da casa mia) impiego più di mezz’ora per via del traffico e dei semafori, puntualmente rossi!
L’organizzatore della serata Ube, sul forum del sito aveva avvisato che il tratto di lungomare antistante il ristorante (fa anche rima!) sarebbe stato chiuso al traffico alle 20…ed io e Sara eravamo già in ritardo!
Io non sono pratico di Ostia…come cavolo farò a raggiungere il ristorante se la strada è chiusa?
In meno di mezz’ora però riesco a raggiungere il lido dato che la Cristoforo Colombo era scorrevole e i semafori, stavolta, erano tutti verdi (da comunisti a leghisti…anche loro cambiano colore come i nostri politici?) Ma Ube, fortunatamente, si era sbagliato: il lungomare sarebbe stato chiuso alle 21, così riesco a raggiungere il ristorante con mezz’ora di anticipo. Io e Sara ci appostiamo poco distanti: se gli altri arrivano devono per forza passare da quella parte. E alle 20.30 infatti scorgo in lontananza Vincenzo e sua moglie Sandra, giunti in macchina (e nooooo daiiii!)
Visto che di li a poco il lungomare sarebbe diventato isola pedonale, per evitare spiacevoli sorprese parcheggio Sara in una strada parallela dietro al ristorante dove c’era una pizzeria: con tutta quella gente li davanti sarebbe stata al sicuro!
Vado così davanti al ristorante e già il gruppetto era bello consistente: Ube e Paola, Vincenzo e Sandra, Mimmo e Daniela, Mario (il ‘Barone’) e Maria, io e Giacomo (Starsky).
Prendiamo posto all’interno del ristorante ‘Povero Pesce’ e, dopo un po’, alla spicciolata arrivano anche gli altri: Giulio, Fernando con la moglie e il nipotino e ‘the President’ Sgam-One con Michela.
Intanto arriva il cameriere che ci prospetta 2 tipi di primo: in bianco e al sugo, sempre a base di pesce. Nell’attesa ci serve le bevande, acqua liscia e gassata e vino bianco e, come antipasto, ci porta delle bruschette al nero di seppia con pomodori e alici marinate!
Io e il ‘Barone’ siamo stati serviti per ultimi…quando gli altri avevano già divorato le loro bruschette e mentre il cameriere iniziava a servire la seconda portata: l’impepata di cozze!
Divorate le nostre bruschette, il ‘Barone’ fa posare 3 coppe di cozze nella curva Sud della tavolata, zona di sua competenza, dove agivamo anche io, Mimmo, Giacomo e Fernando.
“Ma n’ saranno troppe?” chiedeva Giacomo
“Me sa che ‘nc e’ finimo solo noi…!” sentenziava il ‘Barone’
“Ma che troppe e troppe…mo vi do una mano io!” rispondo io di slancio che avevo appena finito le bruschette!
E così iniziamo a divorarne in quantità industriale…
…fino a riempire i nostri piatti dei gusci vuoti nel giro di nemmeno 10 minuti!
Dopo questa prima prova superata a pieni voti, il cameriere inizia a portarci il primo.
C’è chi ha scelto un primo ‘rosso’ (al sugo)…
…e chi quello bianco.
“Che n’se po’ fa un po’ e un po’?” gli chiede il ‘Barone’ affamato!
Il cameriere però aveva fatto male i calcoli portando un piatto in più di mezzi paccheri.
“Ahò…guarda che si c’ o lasci, mica c’ offendemo!” gli dicono Vincenzo e il ‘Barone’ e così spartiamo il bottino fra 7 persone (avevamo preso tutti la pasta in bianco e abbiamo fatto l’assaggino anche di quella rossa!) Ma dato che alcune delle signore presenti che avevano preso i mezzi paccheri dopo un paio di forchettate erano già sazie…il bis l’ho fatto io! “A’ Marcolì…magna che devi cresce!” mi ordina Sgam-One! E agli ordini del Presidente bisogna obbedire…!
Bis anche per Giacomo, Fernando e il ‘Barone’, che è stato così accontentato!
Nel frattempo, tra una portata e l’altra…e un bicchiere di vino e l’altro…, la pelle inizia a fare capolino e iniziamo a chiacchierare di moto, lavoretti, personaggi ‘storici’ e ‘particolari’ del club e progetti futuri (tra i quali uno molto interessante proposto da Ube). Io esco un po’ fuori e vado a controllare se Sara fosse ancora al suo posto…ma ho notato qualcosa sulla moto di Sgam-One.
Mi avvicino: una multa!
E adesso chi glielo dice?
Rientrato nel ristorante, lo faccio presente a Giacomo, che non ci credeva!
“Ma va? Ahò…annamo a vede se l’hanno fatta pure a me!”
Fortunatamente la sua moto e Sara erano fuori dalla zona chiusa al traffico…ma la moto di Sgam-One, così come tante auto presenti che erano all’interno dell’area pedonale erano state multate.
Rientrati insieme, Giacomo da la ‘bella notizia’ a Sgam-One, il quale senza la benché minima preoccupazione (forse non si era reso conto) risponde “Che me frega…io sto parcheggiato bene!”
Convinto lui…
Riprendiamo intanto la cena e il cameriere ci porta il secondo!
Un abbinamento così, per quanto strano possa sembrare…è stato veramente uno spettacolo! Convincendo persino Sgam-One,oltre che per il sapore, anche per i possibili effetti!
“A Mario…ma che i ceci so’ comme i facioli?”
“So’ peggio dei facioli!” gli risponde Mario.
“Hai sentito Michè? Me sa che ho risolto il problema degli ammortizzatori…!”
Ma Michela non era dello stesso avviso: “E a me me sa che stanotte dormi sul divano!”
Dopo questo simpatico siparietto arriva il momento del dolce!
E anche qui lo chef ci ha fatto leccare i baffi (anche alle signore!)
Dopo tutto questo ben di Dio dato che erano le 23 passate, pagato il conto (30 euri a capoccia), ci incamminiamo a fare quattro passi sul lungomare di Ostia affollato, ma non troppo dato che era Martedì sera, per digerire un po’ l’abbondante cena e per il classico ‘Osservamento Chiappe’ da parte della componente maschile della Zoccola Dura, data l’abbondanza di giovani ragazze con minigonne molto mini e poco gonne in circolazione.
Sgam-One intanto, osservando le numerose auto multate si lamentava:
“Anvedi ahò…hanno multato tutti! Ma come se fa a sapè che chiudono er lungomare? Nun ce sta manco ‘n cartello!”
Purtroppo per lui…i cartelli c’erano eccome: io ne ho visti 3 lungo la strada!
A mezzanotte, dopo i saluti e i complimenti a Ube per la scelta del ristorante, la Zoccola Dura rompe le righe e ognuno fa ritorno alla propria abitazione. E anche questa volta noi pochi rimasti in città, con poca spesa e molta voglia di stare insieme siamo riusciti a passare una serata tranquilla e saziante in compagnia…alla faccia di quel gufo dell’Avvochèto che ci prospettava una cena a base di ‘frittura di bavose e zuppa di telline!’, al Povero Pesce…abbiamo fatto la festa!
E Sgam-One con la sua multa?
Come sarà andata a finire?
Ai posteri, l’ardua sentenza!