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Il Barile Raschiato

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca

Ultima Puntata Del Ciclo.

Con oggi dunque, chiudiamo il ciclo delle classifiche che quest’inutile sito ti propone e che, guardando il contatore, pare che tu gradisca.

Riprenderemo in futuro?
E chi lo sa!
Per ora pensiamo a vivere, poi si vedrà.

L’ultimo cavallo di rincorsa, non sarebbe da classificare come vergogna, almeno nella notizia in sé. La vergogna implicita sta nel fatto che si arrivi a rubare magari per fame e che lo Stato dovrebbe prendere provvedimenti seri per non affamare i cittadini. Io prendo spunto da questo fatto però, per ringraziare ancora una volta le forze dell’ordine per il lavoro che fanno, spesso in condizioni che definire poco serie è solo una forma per non essere volgare:
Carabinieri sventano furto all’esercizio commerciale MD Discount.
Commento mio:
BRAAAVIIIIIII!!!!!!!

Ultimo fanalino di coda per questa tornata e quanto segue:
In palestra spunta la maxi taglia: «5mila euro per il mio Rolex rubato».
Commento di Marco:
“Stia tranquillo…se lo hanno già venduto, hanno ricavato anche più di 5000 euri!
A meno che il ladro non sia così idiota da confessare il furto e farsi arrestare!”.
Commento mio:
Cinquemila euro a chi mena a questo scemo!

La medaglia di cartone che ci apprestiamo a consegnare va invece a quest’altra storia:
Schettino al party, Corona in gabbia. Questa è l’Italia.
Commento di Mario:
“Mi auto proclamo presidente dello Schettino fan club, infatti nel mio piccolissimo come Schettino, mi sono sempre defilato dalle mazzate per questo, non condanno il suo comportamento specialmente ora che specula grazie a chi ha fatto di lui un personaggio.
Riguardo l’aspetto “giustizia”, l’Italia è questa, chi si accontenta, (sperando di non capitare nelle di lei grinfie), gode, chi si lamenta rode!”.
Commento mio:
Qualcuno spieghi a quest’articolista la differenza fra chi è sotto processo e chi è già stato condannato. La giustizia italica sarà anche becera, ma ancora non arriva al grado di bassezza che prevede il medesimo trattamento da riservare a giudicando e giudicato… O no!

Accostandoci per l’ultima volta al podio, diamo oggi la medaglia di stronzo a questo fatto:
Stipendi dipendenti Parlamento: tetto a 240mila euro. Contestata la Boldrini.
Commento di Mario:
“Non sono uno dei parassiti coinvolti e quindi mi rendo conto che nel popolino certe cifre possano suscitare indignazione… Però tutti quelli che si indignano, al posto dei dipendenti del Parlamento, protesterebbero come costoro perché quando vengono toccate le proprie tasche, tanto l’etica quanto il buonsenso se ne vanno a puttane e se io fossi coinvolto, protesterei perché riterrei pochi duecentoquarantamila euro annui, in barba a chi è digiuno che non sarà mai capito da chi è sazio”.
Commento mio:
In questo caso, l’italiano, più che indignarsi, si intigna. A costoro però potremmo anche rispondere che o si accontentano della minestra o si buttano dalla finestra, lasciando il posto di raccomandati ad altri raccomandati che così avvicendandosi, farebbero girare: a noi gli zebedèi, ma più in generale, l’economia.

Artiglia la medaglia d’argento ed il secondo posto questa vergogna tutta italica:
Solo 300 mila persone con disabilità lavorano: Italia peggio di Zambia e Malawi.
Commento mio:
Scusa il conflitto d’interessi: Siamo proprio italiani veri… e mi fermo qui per rispetto della tua intelligenza.

PAPPARAPAAAAAAA!!!!!!!

La vergogna Regina di quest’ultima settimana ha a che fare con il sole, stella che però non ha colpe in merito:
Dimenticata in macchina sotto il sole Bimba di 10 mesi muore di caldo.
Commento mio:
La vergogna, oltre a presentarsi in tutto il suo “splendore”, con la morte di quella povera creatura, è ancora più ributtante per quanto c’è dietro, vale a dire l’affidamento di lei ed altri quattro piccoli ad una coppia di per sé non proprio nei canoni ordinari della natura.
Se questa è civiltà, mi onoro di sentirmi un irriducibile selvaggio.

Come detto tante volte in questi mesi, per leggere queste classifiche ci vuole davvero lo stomaco forte e per far sì che resti tale, periodicamente bisogna farlo riposare. E’ anche in quest’ottica che sospendiamo questa classifica e liberiamo il martedì come abbiamo fatto con il sabato, per accogliere altre farneticazioni o scritti dei miei collaboratori o di chi vorrà inviarne. Per il momento al mio saluto, aggiungo quanto ha voluto dire in merito Mario: “E con questo per il momento mi congedo per godermi in totale relax le immeritate ferie, augurando a tutti buon tutto dando appuntamento tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, certo che la cronaca ci darà spunti di risate e di vergogna per le rubriche del sabato e del martedì!”, aggiungo io, sempreché saremo vivi.