Di Vittorio Venditti
Leggi E Fatti Quattro Risate
Non è bello ridere sulle disgrazie altrui ed il riproporre una pagina del passato patrio che proviene dalla follia, ma quanto raccontato in maniera a dir poco obiettiva dal protagonista delle pagine riproposte in questo link, oltre a farci riflettere su quanto io vado farneticando da tempo a proposito della riproposizione interessata di pagine di storia recente e non solo, ci dà la possibilità di affermare che quando non morti, gli italiani sono comici e lo sanno essere anche in momenti drammatici.
Si parla dei giorni della liberazione di Milano dai tedeschi, una Milano praticamente già abbandonata da un esercito che sapeva di aver perso, ma che si concedeva il lusso di prendere in giro chi diceva di aver vinto, magari senz’aver sparato un colpo, (per stessa ammissione di chi scrive nel link), o, peggio, dopo averne sparato qualcuno con armi predate, per danneggiare case che fino a quel momento non avevano subiti danni. Si parla ancora di furti di automobili già requisite dai partigiani, furti perpetrati da brigate partigiane alleate, o di prigionieri che venivano convinti a cambiare casacca, perché si era pigri anche nel gestirli dopo averli catturati.
Si parla infine di Mussolini e Piazzale Loreto e dell’imbarazzo dello scrivente per aver constatata tutta la voglia di girarsi secondo il vento del momento, da sempre padrona della coscienza di noi italiani, pronti a lamentarci del risultato conseguente alle nostre azioni.
Leggi tu e dimmi se potevamo vincere la guerra!