Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca
Ma Perché: Cosa Ti Aspettavi?
Cambiamo un po’ discorso. A volte l’ovvio mi manda in bestia, per cui, con la scusa che il sole mi dà in testa, mi posso permettere di farneticare a dovere su argomenti che non mi piace comunque trattare. Questi spunti, normalmente me li regala la nostra “Mina Vagante”, che poi ci mette anche il carico da undici con l’espressione della propria idea.
“Io, finta baby squillo con più clienti vip di prima”.
Commento di Mario: “Mi permetto di domandare alla scrivente di questo articolo che fa tanto la schizzinosa: Le è stato detto che si sta parlando del mestiere più antico del mondo e che del proprio corpo e dei propri soldi ognuno ha il diritto di farne quel che vuole? Poi in un certo qual modo, di prostituzione campa pure lei, perché non credo che si sia prestata volontariamente a quanto chiesto dal direttore della testata giornalistica per cui lavora e dalla quale percepisce legittimo guadagno. Quindi gentile signora, lo ha detto lei stessa niente è cambiato e niente cambierà, ma per la sua serenità al posto di farsene un problema, se ne faccia una ragione!”.
Che ne penso io?
Che se esiste costrizione a prostituirsi per sfruttamento la cosa va condannata come va condannata ogni forma di sfruttamento schiavizzante e contro la volontà di chi viene sfruttato, non tanto con il carcere o con multe più o meno importanti, quanto con il mettere alla gogna mediatica gli sfruttatori, liberando chi non ha nessuna intenzione di vendere il proprio corpo. Insomma, io avrei pubblicato il bigliettino da visita di quel cliente senza pietà alcuna, visto che il Nostro è responsabile delle sue azioni e che non tutte le ciambelle riescono col buco, cosa che se è coerente, dovrebbe far gongolare Mario.
E se non c’è costrizione alcuna, anzi, c’è consapevolezza delle proprie azioni?
Premesso che la natura non la si può fermare, va detto che la colpa non è del mercato, ma di una gestione dello stesso, arrivata al punto di sregolatezza che prevede che non esista più ordine anche se poi siamo costretti a pagare chi, quell’ordine, dovrebbe assicurarcelo. Non sarò io a dire se sia o meno giusto che chi lo fa, venda il proprio corpo, magari com’è accaduto qui, (commento di Marco: “Che dilettante…alla fine si è ritrovata con una misera bottiglia da 3 euri e la mascella slogata!”); dico però che se ciò avviene, com’è sempre avvenuto e come sempre avverrà, sarà il caso di considerare il reddito che ne deriva, qualcosa di reale e quindi da tassare come ogni reddito. Non capisco, ne capirò mai chi ne fa una questione morale, perché la morale è qualcosa che null’ha a che vedere con la natura, e non mi si dica che alla natura si appellano solo gli animali, perché l’uomo è comunque un animale e la femmina che si accoppia con il maschio di questa razza è appartenente alla medesima categoria.
Dunque, per una volta cerchiamo di tornare alla cruda realtà che prevede che maschi e femmine si accoppino, magari per procreare o solo per divertimento e che l’eventuale divertimento, (a meno di volerlo offrire gratuitamente, come avviene ad esempio nelle normali coppie, così si dice negli ambienti “ben informati”), vada pagato, secondo le richieste di chi veste i panni dell’oggetto del desiderio, non sempre la femmina, (qui la riprova, con conseguente commento di Marco: “Stèv’n accìs p’ jì c’ quist!”). La conseguenza è che quel pagamento poi, debba venir tassato, visto che non è chiaro il contrario.
Un’ultima cosa la voglio aggiungere a proposito della differenza fra maggiore e minore età. Non mi è chiaro cosa cambi, avendo un rapporto sessuale con un maschio o una femmina che prima della mezzanotte della vigilia del compimento del diciottesimo anno di età e minorenne, per poi cambiare status superato il momento del cambio di data. Se chi è oggetto lo è il giorno prima, lo è pure il giorno dopo, così come chi è soggetto; sì, perché capita anche che l’oggetto possa essere maschio e minorenne ed il soggetto, femmina e maggiorenne e ti assicuro che può anche capitare che se le condizioni appena descritte si verifichino, non è detto che l’oggetto, maschio e minorenne non se la goda… Anzi! Non mi è chiaro cosa cambi a livello intellettuale in una persona, solo perché esiste un canone che ci dica che da tal momento si ha un anno di vita in più.
Se per esempio guardiamo le culture che l’occidente definisce “selvagge”, ci troviamo di fronte al fatto che se un maschio incontra una femmina e non vi sono ostacoli, intesse conn lei quella relazione che porta all’accoppiamento, come cosa naturale e finale del rapporto, cosa intesa a raggiungere la procreazione, senza pensare ad orpelli come l’età o una supposta maturità intellettuale. In quei casi si bada solo alla maturità sessuale ed il resto vien da sé.
Per chiudere, sarà il caso che la si smetta di scandalizzarsi per l’esistenza di gente che desidera solo dar corso alla propria natura, magari unendo l’utile al dilettevole, utile però che non va coperto dall’ipocrisia, divenendo una chiara forma di guadagno, forma di guadagno da tassare come ogni guadagno, forma di guadagno non troppo dissimile dai tanti guadagni, più o meno saltuari, che fioriscono giorno per giorno, magari a vantaggio di gente che poi per lo Stato risulta disoccupata ed indigente.