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Le Cose Inutili A Gambatesa

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Per Alleggerire Un Po’

Continua la settimana di passione e lo fa anche l’artificiale ed artificioso alzare la tensione per quanto descritto in questi giorni con l’aggiunta, (come fosse un carico da undici), del merchandising che ci permette di acquistare un cappellino con foto papale a soli cinque euro o del bagarinaggio che pare stia appropriandosi per alzarne smisuratamente il prezzo anche dei biglietti per lo spettacolo pontificio di sabato mattina a Campobasso, così, come dettagliatamente riferito da agenti ben mimetizzati de “Il Segreto Di Pulcinella”. Io, da “Voce Fuori Dal Coro”, dopo aver messo in risalto ciò che i molti interessati avrebbero voluto nascondere alla vista del popolo/pecora, mi dissocio da quel bailamme, (cosa inutile di Campobasso), per andare a guardare qualcosa che in pochi osservano: Le cose inutili che si possono trovare nei nostri paesi o città, cose che per incuria vengono lasciate al loro destino.

La Cabina Telefonica In Piazza Riccardo

E’ questa cabina telefonica sita in piazza Riccardo a Gambatesa ad esempio uno di quegli oggetti che se una volta servivano, anzi, spesso erano vitali, unitamente all’altra che troviamo più al centro del borgo, vale a dire sulla villa, ormai non hanno più necessità di esistere, a meno di non volerle considerare come extrema ratio luoghi ove espletare i propri bisogni, anche se alla vista di tutti, (i vicoli del centro storico, in caso d’urgenza, risulterebbero sufficientemente lontani).

L'Albero Delle Inutilità

Un altro oggetto che così come tenuto serve a poco, è quest’albero piantato in via Veneto. L’utilità di questa pianta, se così si può dire, consiste, mediante le radici dell’albero in questione, nel provocare danni alla casa vicino alla quale l’albero stesso è stato piantato.

Mettendola dunque sul comico, potremmo utilizzare gli oggetti esposti in foto come raccoglitori per altre inutilità reperibili in paese, (persone comprese), per poi, (per dirla con Totore), utilizzando il metodo “Nerone”, generare un sacrificio di vichinga memoria, così, da ripulire e sterilizzare un borgo che nel rinascere potrà mostrare tutto il suo reale splendore.

Attenzione perché arriveremmo comunque secondi!

A Roma ci hanno anticipati, trattando in questo modo la Quercia del Tasso!

Quercia che dal punto di vista turistico e di conseguenza remunerativo non mi pare poi tanto inutile!