Di Vittorio Venditti
pROFF., Questi Stronzi Ti Pigliano Per Culo!!!
Non sò nemmeno come cominciare. Preferisco riferirmi ai comunicati che il mio amico e collaboratore Stefano Venditti mi ha trasmessi, senza sapere chi fosti stato per me: Il mio Professore di Disegno, quel disegno che tu sapevi bene che fosse nel mio cuore, ma che doveva rimanere inespresso.
Ed ora: Che dicono di te?
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Manca solo il Papa, (che non è arrivato per tempo), e la partita sarebbe chiusa!
Amico mio, loro dicono quant’ho rimesso in copia; io dico quanto di te conosco.
Ricordo e ricorderò di te due cose:
La prima: “Io ti metto otto!”; – Perché Professò! – Perché sei bravo!” – E chi cazzo ha mai disegnato? – Io ti metto otto perché sei bravo!”.
Ed un’altra: Si parlava degli alberi di fico e dei frutti da questi generati; eravamo la quarta “B” del Magistrale Regina Elena di Campobasso, classe 1984.
Disse nella discussione agreste il Maestro: “Le fiche… si colgono a settembre!” – Risposi io, quasi d’intuito: “Maestro: Le fiche si colgono ogni notte”, fra l’ilarità generale delle mie compagne di classe, sempre contente di averti come Insegnante.
Io ho avuto modo d’incontrarti inseguito, salutato da te, mentre avrei dovuto compiere quel gesto io in tuo omaggio.
Mentre scrivo, sto piangendo e non me ne vergogno.
Mentre scrivo, ricordo le giornate passate senza quasi far niente a scuola durante le ore del tuo insegnamento e solo ora comprendo ciò che mi hai voluto insegnare.
Ciao, Proff., Al di là degli atti ufficiali, al di là delle strade che t’intitoleranno, Dio saprà ricompensarti di ciò che hai dato al Molise, ma nel mio piccolo spero che Dio abbia un occhio di riguardo e ti doni quel di più per ciò che hai fatto per chi, non potendo disegnare con la matita, lo ha fatto con il cuore, cosa ripresa intelligentemente da chi, vero Maestro, l’ha saputa apprezzare al di là di tutto.