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La Libertà Ha Un Prezzo… Che Io Pago Volentieri!

Di Vittorio Venditti

Ancora Una Volta Ho Avuta Ragione!

In diverse occasioni, in quest’ultimo periodo, ho detto che Stefano Venditti, in qualità di giornalista e collaboratore di quest’inutile sito, stava cercando di chiedere l’accreditamento per seguire meglio ciò che accadrà il prossimo cinque luglio, quando Papa Francesco verrà a visitare questa periferia abusiva, più abusiva delle favelas brasiliane, denominata Molise. Stefano avrebbe voluto accreditarsi, oltreché come giornalista per la propria testata, anche come mio collaboratore e per far ciò mi a fatta inviare una lettera con la richiesta di accreditamento: Mi sembrava di fare sul serio!

Finalmente oggi il responso: L’accreditamento non ce l’hanno dato! ALLELUIA!!!

Stefano, poco dopo le dieci di questa mattina, mi ha telefonato e con aria affranta mi ha comunicata la “triste” notizia.

Il benpensante di turno si starà già chiedendo se io sia così scemo da remare contro il lavoro del mio amico. A quest’essere rispondo che il lavoro del mio amico è sacro, ma lo è pure la libertà che permette a chi ti tedia di agire al di là dei vincoli imposti ai giornalisti, vincoli spesso dettati dal politicamente corretto, vincoli che non si addicono al mio agire da una vita, figuriamoci se potevano valere per un avvenimento che se tutto va bene ci metterà ulteriormente in ridicolo nei prossimi giorni.

In definitiva, oggi, da un dispaccio de “Il Segreto Di Pulcinella”, ho saputo che nel piazzale dell’Università del Molise, è stata disegnata l’acca, a significare il punto esatto nel quale l’elicottero papale dovrà toccare la terra molisana; un’acca che pare non sia servita in Calabria sabato scorso. Quell’acca è però anche il simbolo di mutismo ed omertà, cosa che non deve assolutamente toccare gambatesaweb, per cui, attendendo quanto avrà scritto Stefano sulla visita con l’accreditamento che verrà assegnato a lui come testata registrata, ne prenderò atto e collocherò il suo scritto vicino alle mie farneticazioni intrise di quella libertà d’azione alla quale non rinuncerei per nulla al mondo, neppure per un accreditamento che sinceramente considero importante esclusivamente per il rispetto e l’amicizia che nutro verso Stefano, ma che per il resto considero solo un fastidio.

Bene ho fatto dunque a scrivere con la mia sincera libertà in questi due mesi a proposito della “venuta di papa Francesco”, bene sarà se continuerò a farlo, perché la mia lingua potrà anche essere tagliente, ma non sarà mai leccante, soprattutto perché agisce in piena gratuità e quindi, scevra da ogni compromesso, ti dice la verità, ovviamente espressa dal mio punto di vista, situazione che non vuole imporre nulla a chi che sia, ma che allo stesso modo non accetta imposizioni da chiunque.