Di Piergiorgio Greco
CIBO PER I POVERI A RISCHIO PER COLPA
DI BUROCRAZIA E PROMESSE NON MANTENUTE
Sabato 14 giugno anche in Molise la Colletta Alimentare Straordinaria:
migliaia di volontari in cento punti vendita chiederanno olio, pelati, tonno e carne in scatola, alimenti per infanzia per i 6 mila indigenti della nostra regione
Ammontano a 85 milioni di euro i fondi che Comunità Europea e Stato italiano hanno destinato all’acquisto di cibo per i 4 milioni di poveri italiani, in base al programma Fead. Ma ad oggi, l’utilizzo di questi aiuti è bloccato da lungaggini burocratiche e promesse non mantenute.
Tutto questo mentre le eccedenze raccolte dalla Rete Banco Alimentare da industria agroalimentare e grande distribuzione organizzata, che vengono distribuite insieme agli aiuti comunitari ai tanti indigenti mediante enti convenzionati, non sono più sufficienti.
Per questo, sabato 14 giugno 2014 anche in Molise si svolgerà la Colletta Alimentare Straordinaria, un’edizione eccezionale della popolare Giornata Nazionale della Colletta Alimentare di fine novembre: in circa cento supermercati saranno presenti mille volontari con la pettorina gialla che inviteranno ad acquistare e donare alimenti a lunga conservazione come olio, pelati e sughi, tonno e carne in scatola, alimenti per l’infanzia.
Questi prodotti saranno consegnati dal Banco Alimentare ai circa 6 mila poveri assistiti in regione mediante una rete di solidarietà composta da quaranta tra mense per i poveri, associazioni di volontariato, case famiglia, parrocchie.
“Anche i magazzini del Banco Alimentare di Abruzzo e Molise – dice il direttore Cosimo Trivisani – si stanno svuotando a causa di questi ritardi, e a breve rischia di non esserci cibo per chi vive nel bisogno.
Se si riesce a sbloccare questa situazione che investe le burocrazie dei ministeri dell’Agricoltura e del Welfare e i relativi ministri, che continuano a rinviare le decisioni, l’avvio di queste nuove politiche andrà a regime non prima di ottobre: fino ad allora cosa doneremo ai nostri poveri? Siamo certi che il nostro popolo risponderà ancora una volta con entusiasmo a questa proposta, riscoprendo la grande esperienza del condividere, specie in un momento di grande bisogno come quello attuale. Siamo immensamente grati – conclude Trivisani – a tutti i volontari che si sono coinvolti in questo ennesimo spettacolo di gratuità: alpini, scout, parrocchie, gruppi autonomi. Per l’ennesima volta, questo popolo dimostra che la carità che nasce dal basso ha tempi di risposta più rapidi ed efficaci”.
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