Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Vera Democrazia: Primo Banco Di Prova
Quel motto: “Gambatesa Partecipa”, non è stato poi smentito. Ieri sera, dopo l’avviso che però non è arrivato a questa Voce, buona parte dei genitori degli alunni delle scuole elementari e medie del paesello si è ritrovata presso l’Auditorium delle scuole (per l’appunto), di Gambatesa.
L’appuntamento era stato fissato per le nove pomeridiane, ma, (all’italiana), a quell’ora il cancello delle scuole era ancora chiuso. Attendendo che ci venissero ad accogliere, io ho telefonato al buon Riccardo D’Antonio, (a ciavl), che se pur non eletto, resta a disposizione della compagine vincente e, là dove può, come al solito, si dona anima e cuore ai suoi concittadini. Riccardo, dopo avermi ascoltato, mi ha risposto che avrebbe operato in merito, qualora il ritardo fosse stato oltremodo disagevole per chi si apprestava a tal incontro.
Il problema si è risolto qualche minuto dopo ed alle nove e un quarto, in un ambiente che faceva ricordare la savana, è incominciato il dibattito.
In quel momento, totore, con la sua proverbiale imprecisione ha scattata una foto alla Sindaca per poi ripetersi nell’operazione, visto che al primo colpo si è comportato come fosse una batteria di cannoni dell’esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale: Col primo aggiusto l’alzo ed il tiro, col secondo colpisco e distruggo. Così ha fatto, e così puoi vedere che la prima cittadina era al cospetto del popolo.
Carmelina Genovese, (di seguito, ma non per mancanza di rispetto, non è mio costume, Carmelina), ha illustrata, a mio parere senza ombra di dubbio alcuno, la prospettiva della scuola dell’obbligo secondo quanto dovrà accadere nel nostro borgo. Tralasciando i dettagli, così come le schermaglie politiche presunte con il Sindaco di Tufara, paese con il quale trovare l’accordo, passo a ciò che interessa questa “Voce Fuori dal coro”, vale a dire il cambiamento che abbiamo potuto vivere in questi quindici giorni, cambiamento che vedremo in seguito se ci verrà confermato, cambiando il verso a qualcosa che, (anche a Gambatesa), la gente non tollera più.
Potrei parlare di ciò che si è detto, ma preferisco soffermarmi sul modo di condurre la discussione da parte di Carmelina, la quale ha permesso in vari momenti dell’assemblea di lasciar parlare la gente, magari sovrapponendosi direttamente con il vicino di sedia o con chi era più lontano, permettendo il confronto diretto che è stato comunque civile nel vero senso della parola.
In definitiva: Visto che oggi un incontro identico sarà vivo a Tufara, si è deciso di mandare i rappresentanti scolastici a sentire l’altro rintocco della campana con la speranza di poter suonare insieme l’Alleluia risolvendo un problema che se evitato ulteriormente, servirà solo a portare alla morte le scuole dell’obbligo dei due paesi a confine fra loro, con la conseguente perdita di valore dell’economia e dell’indotto in ambedue i centri.
Oggi gambatesaweb non seguirà la trasferta di Tufara per ragioni di sensibilità nei confronti del paese cugino, ma chi ti tedia è sicuro del fatto che con la messa a confronto degli utenti di un servizio che giorno per giorno sta morendo per mancanza di materia prima, (i bambini da formare ed erudire), i due borghi troveranno quella giusta soluzione di compromesso che accontenterà entrambe le popolazioni residue.
Io Ci Credo.