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L’Agricoltore Che Parlerà Al Papa In Visita Nel Molise

Di Vittorio Venditti
(Audio), Presi Da Internet
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Presa Da Internet

Siamo Sicuri?

Papa Francesco

Venerdì scorso, mentre sulla mia testa volteggiava insistentemente un elicottero, probabilmente impegnato a preparare la scenografia, (o come ama dire sua Eccellenza Mons. Bregantini: “La location”), per il prossimo cinque luglio, in un momento di pausa, razzolando per la rete, mi sono imbattuto in un servizio della radio vaticana, trasmesso durante la scorsa “giornata per l’ambiente”, quel cinque giugno che equivale ad un mese esatto dal giorno dell’“Evento”, servizio che ci presenta colui che a nome degli agricoltori molisani e delle periferie in genere, parlerà con il Papa, proprio durante l’ormai famoso primo sabato del prossimo mese: Qui l’articolo, all’interno del quale trovi il pulsante per ascoltare la trasmissione dalla quale è derivato, articolo al quale dichiaro pubblicamente di aver fregato il titolo.

Di tutta questa storia, a me, da “Voce Fuori Dal Coro”, interessa un’altra sfaccettatura di quanto sto trattando: La genuinità del Dire di questa persona a Francesco e la reale voglia di quest’ultimo di ascoltare queste parole.

Va detto innanzitutto che le parole che verranno messe in bocca a Gabriele Maglieri da Riccia, noi già le conosciamo, proprio grazie alla pezza che ti ho proposta, quindi, già in partenza va notata la falsità nel presentare qualcosa che probabilmente Francesco già ha letta. A ciò, va aggiunto il logico sospetto: Perché proprio Gabriele Maglieri da Riccia?
Sarà anche vero che la data della visita è prossima alla festa della Madonna delle Grazie che cade il due luglio, ma non è che la scelta è stata condizionata dal particolare stato di grazia che sta vivendo Micaela Fanelli, Sindaco del luogo di provenienza del nostro agricoltore portavoce, Sindaco che sta scalando rapidamente tutta la carriera politica molisana?
Intendiamoci: Da sempre il Molise in prossimità di Campobasso ed ancor di più quella parte che riguarda la valle del Fortore, sono stati trattati come zona di bassa periferia, (qui ci è stato fatto capire con forza); non vorrei però che questa sia la logica che ha portato vicino a sua Santità un riccese, perché sarebbe la riconferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, del fatto che veniamo trattati da pezzenti, cosa oltremodo offensiva.
Tralascio poi di approfondire perché troppo schifato, quanto proposto nel Quesito proposto l’altro ieri proprio dalla nostra “Mina Vagante”, considerando la cosa facente parte di una chiesa che si rinnova, magari secondo il pensiero espresso da Mister G

La Chiesa Si Rinnova – Giorgio Gaber

A già, ma quel pensiero si riferiva ad un altro papa: Fatto Santo però da Francesco… Che però poi si è arrabbiato per gli effetti collaterali di questa santificazione, (vedi link alla farneticazione di domenica scorsa).

Nel sottotitolo però, mi sono posta una domanda: Ma siamo sicuri che Gabriele parlerà con Francesco? Aggiungo ora: Ma siamo sicuri che questa cerimonia sarà realmente vissuta dai molisani?
Tornando indietro di quasi un mese, quest’inutile sito ha proposto una bozza di programma che sembrava realmente attendibile, (qui se vuoi rileggere), poi è saltato tutto in una ridda di voci contraddittorie, voci che mi hanno portato a farneticare quanto espettorato domenica scorsa: (qui). Mercoledì poi, ho trasmessa una richiesta di accredito stampa per il mio collaboratore, quello Stefano Venditti che caparbiamente riesce ancora a lavorare in condizioni drammatiche come quelle che vedono, a tutt’oggi, l’assenza di qualsiasi risposta in merito, positiva o negativa che sia, da parte di chi si occupa di accreditare i giornalisti per la visita, cosa che la dice lunga sulla seria capacità organizzativa dei molisani in genere, di chi sta operando in vista del cinque luglio in particolare.

In definitiva, darò ogni informazione in merito a questa storia, non fosse altro che per poter fotografare con i fatti una situazione di vera periferia, situazione che ci stiamo costruendo giorno per giorno, senza pensare che ciò non è un bene per noi, ma il male più becero, probabilmente quell’inferno che poi, tramite la religione, si cerca di esorcizzare.

Dunque: Facciamo sì che la visita papale non vada a monte.
Non vorrei veder sprecato l’olio di Ortuso!